Perugia, Bisoli: “Con il Carpi voglio intensità massima”

Prima conferenza stampa della stagione nella sala stampa del Curi per Pierpaolo Bisoli alla vigilia del debutto casalingo stagionale domani sera contro il Carpi (il match sarà preceduto dalla presentazione di staff tecnico e giocatori ai tifosi).
Il neo allenatore biancorosso ha fatto subito capire senza giri di parole quello che si aspetta nel match contro la vincitrice del campionato di B dello scorso anno: “Siamo al 40% ma voglio intensità massima. Domani sera voglio vincere e sarà una partita molto importante ma vi anticipo che mercoledì me la prenderò poco se perdo perché non voglio caricare troppo la mente dei ragazzi prima della Coppa Italia. Con il Carpi, più avanti di noi nella preparazione, mi aspetto, nella prevedibile sofferenza, una buona capacità di chiudere gli spazi. Siamo pochi e chiederò del sacrificio ad alcuni giocatori”. Serata che non vedrà protagonista, oltre ai neo arrivati Del Prete e Belmonte, nemmeno Parigini, ancora non al meglio dopo la contusione rimediata a Sarnano, e Salifu. Su quest’ultimo Bisoli è apparso molto dispiaciuto: “Si è perso una fase del lavoro centrale. Vedremo domani di fargli fare 90′ per metterlo sul livello degli altri”. Regolarmente a disposizione Fabinho, uscito anzitempo sabato scorso: “Mi piace tremendamente – dice su di lui Bisoli – e sto cercando di adattarlo a diverse situazioni di gioco. Mi piacerebbe fare lo stesso lavoro che ho fatto per Defrel. Non mi è sembrato assolutamente un giocatore pigro tutt’altro”. La conferenza è stata anche l’occasione per fare un bilancio di queste due settimane di preparazione: “L’aspetto positivo è che non abbiamo avuto infortuni seri per cui è andata bene. Abbiamo raggiunto una discreta condizione atletica e mentale e il gruppo mi è piaciuto sul piano dell’approccio all’allenamento. Aspetto negativo è il gol subito nell’ultima amichevole, ma sono abituato a guardare cosa ha funzionato meno per poter migliorare ancora”. Non potevano mancare le considerazioni sul mercato: “La società ha cercato di accontentarmi in tutto, rispetto ovviamente a quanto concordato. È evidente che siamo corti e mancano un centrocampista e un difensore. Bisogna lasciare uno spiraglio aperto perché in questo mese possono cambiare tante cose. Sta venendo fuori un bel mix che dovrò plasmare secondo le esigenze della squadra. Il gruppo sarà sempre più importante del singolo. La ciliegina sulla torta? Non è detto sia un’attaccante, io ad esempio ho chiesto un terzo portiere; se magari Rosati viene squalificato e Zima convocato in nazionale chi metto in porta per la partita più importante dell’anno? Perdere così sarebbe da ingenui a non pensarci prima”. Quali le rivali più accreditate? “Sicuramente il Cagliari, che ha potuto beneficiare del paracadute. Ma io non guardo gli altri, cercheremo di avere spirito, personalità e voglia di vincere”. Chiosa finale su alcuni giocatori in lista di partenza o presunti tali: “Baldan è giusto vada a giocare e che si trovi una squadra che punti su di lui dopo gli infortuni che ha avuto. Lo Porto è un ’96 con un’esuberanza atletica importante che a volte porta a commettere degli errori che in B possono costare cari. Taddei continueremo a monitorarlo, ma ha dimostrato tanta voglia e non ha saltato nemmeno un allenamento. C’è un bel rapporto con il gruppo; a volte li bastono ma quando se lo meritano li elogio”

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