Perugia, Bucchi: “Mi aspettavo una partita diversa, ma il punto ci va bene”

Il Perugia era atteso al definitivo salto di qualità, ma la missione è stata compiuta solo in parte. Al termine uno 0-0 in cui il vero vincitore è stato la noia e la sua squadra ha guadagnato comunque una posizione in classifica (ora è quinta), Cristian Bucchi è apparso un po’ deluso: “Mi aspettavo una partita diversa. Sul piano del gioco non penso sia stato un passo indietro, perchè l’avversario era bravo a chiudersi con sette uomini. Dovevamo essere più bravi a cambiare gioco e creare superiorità sulle fasce. Nello spunto secondo me era il solito Perugia, meno nella gestione della palla. Bravi inoltre a non concedere nulla”. Le scelta iniziali non hanno convinto del tutto ma Bucchi assicura: “Le rifarei senz’altro, anche in base alle condizioni fisiche. Del Prete ha avvertito un fastidio l’altro ieri e non possiamo permetterci di perdere uomini in un momento come questo. Mustacchio ha bisogno di tempo, così come Fazzi e Ghnaore”. Bilancio tutto sommato positivo: “Rispetto al girone di andata abbiamo cinque o sei punti in più. Questo è un campionato in continua evoluzione: sarà un’impresa restare in zona playoff, se ci riusciremo sarà ancora più bello”. Anche per Roberto Breda, allenatore dei liguri, non è stata una partita esaltante: “Ci sono state poche occasioni e poche emozioni. Nel primo potevamo forse fare più male all’avversario, ma è chiaro che la sconfitta con la Spal ci aveva tolto qualche sicurezza. Importante ritrovare l’equilibrio, ci prendiamo questo punto è andiamo avanti”. L’obbiettivo: “Fare 50 punti, e pensare di crescere ancora come squadra”. Ammari è stato espulso e per un attimo si è temuto l’epilogo del derby dello scorso anno quando era sulla panchina della Ternana: “È vero – sorride Breda – per fortuna c’era meno tempo”. Partita non esaltante anche per Massimo Volta: “Sapevamo che storicamente l’Entella non era un avversario facile, ma forse con un pizzico di cattiveria in più potevamo vincere. Andiamo avanti e mettiamo fieno in cascina”. Sul presunto rigore il difensore spiega: “Volevo anticipare Pellizzer e mi ha colpito. Il guardalinee ha giudicato fosse rigore ma l’arbitro no, ma non è in problema, si poteva dare e non dare, non è per colpa sua che non abbiamo vinto”. La fascia di capitano ha dato una spinta in più: “Mi ha fatto molto piacere e cerco di onorarla sempre. Credo che in questa squadra di capitani ce ne sono cinque o sei, mi ha fatto piacere esserlo in una piazza e in uno stadio così importante”.

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