Perugia, Goretti: “Io via da qui? Per un attimo mi è mancato il respiro”

“Certi amori non finiscono”, cantava Antonello Venditti. Ed è innegabile che qualcosa di vero ci sia, anche in vicende non prettamente sentimentali. Stiamo parlando di calcio e quella tra Roberto Goretti ed il Perugia è senza dubbio una storia intensa, che avrà una sua prosecuzione. Il suo contratto è stato rinnovato fino al 2020, con il conseguente respingimento della corte di Verona e soprattutto Spezia, che avrebbe fatto carte false per averlo. Il direttore dell’area tecnica ha parlato ai canali social del Grifo, esternando le sue sensazioni.

“Mi sono immaginato lontano dal Perugia e dalla mia città per un po’ di tempo – esordisce così Goretti – e mi è mancato il respiro. Ho pensato a quanta passione, lavoro, sentimenti ed emozioni ho provato in queste sei stagioni ed è stato più forte di me, il richiamo della mia squadra, di quello che passato e di quello che potremo vivere insieme, rimanere è stata una scelta di cuore”.

L’apporto del suo datore di lavoro è risultato determinante: “In tutto questo il presidente Santopadre è stato decisivo nella mia scelta perchè abbiamo un rapporto vero, diretto, molto sincero, che è stato la base e la forza di questi anni, che poi è stato anche la forza del Perugia. Quando siamo da soli ci diciamo le cose vere al 100%, quello che pensiamo in maniera chiara e diretta, anche quando ci sono delle divergenze, perchè abbiamo una cosa in comune, quella di pensare al bene del Perugia, ed alla fine usciamo con idee condivise da portare avanti”.

Il recente finale però non è stato dei più felici: “Quella trascorsa è stata una stagione difficile. Il direttore Walter Sabatini, che è un punto di riferimento, mi ha ricordato che il nostro lavoro, a volte, è dolore e sofferenza. Infatti i frutti di ciò che facciamo a volte non si vedono subito. Da quest’annata dobbiamo aver imparato molto e dobbiamo fare tesoro degli errori commessi. E in primis io ne ho commessi parecchi. Quest’anno avevamo una squadra molto forte tecnicamente ma che aveva limiti in altri aspetti”.

C’è spazio ancora per dei ringraziamenti e per dei buoni propositi: “Ringrazio il presidente per avermi proposto di ricominciare da me. Si ripartirà dalla scelta del tecnico, che è la punta dell’iceberg, almeno mediaticamente parlando”.

Infine, un po’ di orgoglio per il lavoro svolto in questi anni: “Noi dobbiamo essere orgogliosi di quello che è stato fatto nelle ultime stagioni viste le risorse messe in campo. Ci tengo a sottolineare che in questi 4 anni siamo stati la squadra che ha fatto più punti in B, escludendo quelle che sono state promosse in A”.

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