Perugia, parla Roberto Goretti: “Peccato per Scozzarella, per Forte siamo vicini. Drole…”

Come consuetudine in questo periodo si moltiplicano le voci su giocatori che vanno, ma soprattutto che vengono. Ad esattamente undici giorni dalla chiusura delle contrattazioni di gennaio il direttore dell’area tecnica del Perugia Roberto Goretti ha parlato stamane ai cronisti facendo il punto della situazione, tra piste ancora calde e qualche rimpianto per alcuni obbiettivi sfumati. “In uscita ci sono dei ragazzi che abbiamo ritenuto non fosse giusto continuassero il percorso con noi – esordisce così Goretti – e cioè Imparato, Da Silva, Zapata che stiamo definendo, e Joss, che andrà a giocare in una squadra forte e ben allenata. In entrata direi che le cose stanno andando molto bene. Abbiamo preso Brignoli, che è un portiere importante, e Terrani, le cui qualità mi hanno colpito. Penso possa avere la possibilità di ambientarsi senza aspettarsi da lui in questi quatrro mesi. È inoltre tornato Fazzi, cosa che abbiamo fortemente voluto. È stata un’operazione iniziata in un modo e finita in un altro: sembrava infatti potesse diventare completamente nostro, poi abbiamo trovato un accordo con l’Atalanta che ci soddisfa. In questi diciotto mesi potrà farsi valere”. Si passa poi alla patata bollente, che ha un nome e cognome, Rolando Bianchi: “Questa telenovela si concluderà quando lascerà Perugia. È stata presa una scelta tecnica dal mister condivisa con la società. A volte dall’esterno queste situazioni si vedono in modo diverso, ma posso assicurare che al nostro interno la viviamo serenamente. Il mio auspicio è che tutto si risolva cordialmente. Come lo sostituiamo? Cercando di prendere un attaccante, se arriva lunedì meglio. Sui nomi ho sentito delle stupidaggini, nessuno di quelli di cui si parla è reale”. Nessun movimento particolare a centrocampo: “Abbiamo cinque giocatori forti  in quel settore, che hanno disputato in girone di andata molto positivo. Avevo individuato un giocatore importante, che poteva migliorarci e questo era Scozzarella, perfetto per il gioco di Bucchi. Non averlo preso è stata una mancanza. Non vedo attualmente elementi in grado di farci fare il salto di qualità, pertanto non credo che interverremo se non con un giovane di prospettiva. Foglia? Non l’ho mai chiesto perchè secondo me non era giusto prenderlo”. L’attacco attualmente sembra essere il settore più bisognoso di innesti: “Il terzo profilo lo tratteremo più avanti. Posso però dire che eravamo molto vicini a Cerri, ma è chiaro che con richieste dalla serie A passassimo in secondo piano. In seguito ci sono state due trattative: una che di fatto non si è mai aperta, ed era Manaj, che non ci ha scelto per motivi suoi, e un’altra che stiamo portando avanti”. Dopo qualche titubanza il dirigente ne ha rivelato l’identikit: “È vero, stiamo trattando Forte. Cercheremo di definire il discorso il prima possibile”. Difficili operazioni last minute: “Una volta che lo prendiamo il reparto è chiuso al 99%, tranne nel caso in cui Drole dovesse essere ceduto ad una squadra estera. In ogni caso confidiamo nel recupero di giocatori importanti come Di Carmine e Nicastro”. Il progetto tecnico è chiaro: “È nostra intenzione far crescere Fazzi come terzino, ma aspettiamo a vedere cosa succede in questi ultimi due giorni. Non escludo che uno tra Alhassan e Del Prete possa andare via”. A non subire variazioni sarà però la linea societaria: “Continueremo il processo di strutturazione intrapreso quattro cinque anni fa”. Che potrebbe portare a nuove collaborazioni con l’Atalanta: “È un piacere per noi confrontarci con un modello di riferimento”. Goretti, fino ad ora, che voto si darebbe? “5,5. Ho il rammarico di non aver preso Scozzarella”. Infine, ecco svelato l’obbiettivo finale: “Mantenere la posizione attuale sarebbe un ottimo risultato. Sotto di noi ci sono squadre che si sono rinforzate, sopra invece si sono creati squilibri economici evidenti”.

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