Sir Conad brutta ma vincente! Ravenna giù in quattro set e gara 1 conquistata

Di positivo stasera c’è solo la vittoria. È solo questa che contava per iniziare al meglio la serie dei quarti di finale dei playoff di Superlega, ma la prestazione della Sir Conad Safety Perugia ha lasciato più di una falla. Nulla di drammatico per carità: a questo punto della stagione tutte le squadre sono difficili da affrontare visto che sono fermamente intenzionate a vendere cara la pelle, anche quelle che sulla carta sono sfavorite. C’è poi la parziale attenuante dell’assenza di Aaron Russell, che ha seguito la partita a bordo campo poichè evidentemente non deve aver recuperato in pieno dal problema fisico che lo aveva costretto ai box già sei giorni fa. La sensazione però che i ragazzi di Bernardi avrebbero potuto far qualcosa di più sul piano della concentrazione: diversi sono stati i passaggi a vuoto nell’arco della gara che hanno fatto sì che questa si protrasse per quasi due ore. Complimenti comunque a Ravenna, che si è presentata in Umbria decisa a fare bella figura, e ci è riuscita per merito di Nicholas Marechal, ben 25 punti, e Paul Burchegger, 20 volte a referto, che hanno letteralmente messo a ferro e fuoco la retroguardia bianconera. Perugia ha quindi dovuto fare gli straordinari e a sbrogliare una matassa quanto mai intricata sono stati un Atanasijevic a mezzo servizio poiché colpito da dissenteria nei giorni scorsi, 17 punti, e Zaytsev, 15. Fondamentale anche il contributo in mezzo di Anzani e Podrascani, 10 punti a testa. Tra tre giorni si torna in campo ad Ankara per l’andata dei playoff a 12 della Champions. Anche lì sarà fondamentale partire bene, possibilmente smussando qualche difetto di troppo.

LA CRONACA – È l’austriaco Alexander Berger a sostituire nello starting six Russell, ma a sorprendere il pubblico del Palaevangelisti, che in verità ha lasciato diversi vuoti sugli spalti, è l’esclusione di Atanasijevic in favore del connazionale Leo Andric. La mossa si rivela quantomai infruttuosa in quanto i Block Devils faticano subito a trovare le giuste contromisure, cosicchè Ravenna ne può approfittare. Diamantini e Marechal lasciano subito intendere che la Bunge non è la stessa squadra arrendevole di sei giorni fa e che al contrario si candida seriamente al ruolo di guastafeste. Ad andare in crisi sono emtrambe le fasi, sia quella d’attacco, con un Andric poco incisivo, che quella di ricezione e a testimoniarlo sono gli ace di Bucheggger, per il 2-6, e di Poglajenv (3-8), che costringe Bernardi a chiamare il primo time out della gara. La situazione non migliora, tutt’altro: Ravenna difende molto bene e contrattacca con irrisoria facilità, e il divario non fa che allungarsi. Burchegger piazza il primo significativo allungo (10-15). Anzani prova a suonare la scossa (15-17),  ma è un fuoco di paglia. I romagnoli tornano a fare la partita e approfittano di tutte, ma proprio tutte le disattenzioni dei bianconeri con i vari Poglajen, Burchegger e con un Marechal davvero incontenibile. È Georgiev a portare in vantaggio i ravennati: finisce 20-25.

Bernardi si decide a gettare nella mischia Atanasijevic ma la scossa inizialmente non c’è. Marechal continua a martellare (5-8) e per la Sir iniziano ad affacciarsi cattivi presagi. Un ace del francese incrementa il vantaggio (6-10), poi sono De Cecco e Anzani a ristabilire la parità (12-12). Burchegger e Marechal, quest’ultimo letale anche dai nove metri, fanno tornare ai poco più dei duemila presenti la  paura (15-18). La coppia serba Magnum – Potke prova a scacciarla (19-20) e sarà un miro di De Cecco a ripristinare la parità (21-21). Si gioca punto a punto e sul filo dei nervi: Marechal regala alla sua squadra due set point (22-24), annullati con grande coraggio e determinazione da Atanasijevic. Berger e lo stesso cannoniere ribaltano tutto ed il set termina 26-24.

La squadra di coach Soli sembra accusare il colpo in avvio di terzo parziale sbagliando qualcosa di troppo (3-1), ma presto riprende ad imporre il proprio ritmo. A suonare la carica è un ace di Poglajen, che lascia intendere come il discorso possa essere tutt’altro che in discesa (6-7). E di fatti Burchegger riesce ancora a far male dai nove metri (12-14), ma fortunatamente Atanasijevic e Podrascanin alzano il muro (18-15). Quando il Potke con la sua classica pipe porta Perugia sul 20-17 sembra tutto finito o quasi ma vecchi fantasmi tornano ad aleggiare sul Palaevangelisti. Orduna trova l’ace del 20-19 e lo seguono Marechal e Burchegger (20-21). È quest’ultimo a regalare ai giallorossi un altro match point ma è Anzani ad annullarlo. Si va nuovamente ai vantaggi, dove i bianconeri rischiano nuovamente di capitolare per mano di Poglajen (24-25). Con le unghie e con i denti i bianconeri riescono dapprima a mettere il naso avanti con lo Zar (27-26) e poi con Podrascanin che stampa il muro decisivo.

Il match si chiude virtualmente qui. Ravenna regge nelle battute iniziali del quarto gioco per poi scomparire lentamente dal campo. Da segnalare un ace di Zaytsev a 119 chilometri orari (22-14), che fa da apripista al trionfo finale. Chiude Atanasijevic e tutto il pubblico puo tirare un lungo sospiro di sollievo. Per domare Ankara e per recitare un ruolo da protagonisti assoluti in questi playoff servirà ben altro.

SIR SAFETY CONAD PERUGIA – BUNGE RAVENNA = 3-1
(20-25, 26-24, 28-26, 25-19)
PERUGIA: Zaytsev 15, Berger 11, Podrascanin 10, Anzani 10, Andric 3, De Cecco 2, Colaci (L1), Atanasijevic 17, Della Lunga, Shaw. N.E. – Ricci, Russell, Siirila, Cesarini (L2). All. Lorenzo Bernardi e Carmine Fontana.
RAVENNA: Marechal 25, Buchegger 20, Poglajen 9, Georgiev 6, Diamantini 3, Orduna 2, Goi (L), Raffaelli 1, Vitelli 1, Gutierrez, Pistolesi. N.E. – Mazzone, Marchini. All. Fabio Soli e Luigi Parisi.
Note – Spettatori 2’012.
Durata dei set: 25’, 32’, 34’, 27’.
Arbitri – Alessandro Tanasi (SR) e Marco Zavater (RM) – Ubaldo Luciani (AN).
SIR CONAD (b.s. 18, v. 3, muri 13, errori 9).
BUNGE (b.s. 19, v. 11, muri 3, errori 12).

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