Sir Conad, finalmente puoi gridarlo: CAMPIONI D’ITALIA!

PERUGIA – Questa sera non ce ne era, non poteva essercene per nessuno. Il sogno di un’intera città si è avverato al termine di una serie lunga e snervante: sono le ore 19:49 esatte, quando Ivan Zaytsev, l’uomo sicuramente più discusso di questo periodo, soprattutto per questioni legate al mercato, ha messo a terra l’ultimo pallone. Dopo i tre scudetti conquistati dalle donne della Sirio Despar gestione Orabona – Iacone, ecco la prima affermazione assoluta in campo maschile. Grandi artefici il presidente Gino Sirci, il coach Lorenzo Bernardi, uno che di vittorie se ne intende (ai vari titoli conquistati da giocatore con Modena e Treviso si aggiunge il secondo da tecnico dopo quello di due stagioni fa ad Ankara) e i giocatori tutti. Davvero un gruppo straordinario, che ha saputo sfatare delle leggende metropolitane ingenerose e frettolose, prima tra tutte quella di non saper vincere. E di titoli quest’anno ne sono arrivati tre tutti assieme, senza contare che non è finita qui. Dopo i festeggiamenti di rito partirà l’assalto al trono europeo il prossimo weekend. Impresa sulla carta improba, ma con questo entusiasmo dilagante tutto può davvero accadere.

I NUMERI – Non c’è stata storia, stavolta come in tante altre occasioni che le due squadre si sono incrociate. Soltanto in attacco i cucinieri hanno fatto meglio (56% vs 48%), ma in ricezione la differenza si è vista tutta (44% vs 32%). Block Devils che spadroneggiano anche al servizio (8 ace contro 4), mentre in questo fondamentale Civitanova sbaglia qualcosa di troppo (16 vs 10). Migliore in campo ancora Alex Atanasijevic, 17 punti di cui 2 al servizio e 1 a muro, con una percentuale offensiva del 45%. Sul fronte opposto l’ultimo a mollare è stato Tsetan Sokolov (18), ma è troppo poco. Perugia è la più forte e si cuce il tricolore con pieno merito.

LA CRONACA – Nonostante il periodo non certo esaltante Bernardi riconferma Aaron Russell sulla linea dei ricevitori, mentre Medei si affida nuovamente a capitan Stankovic nel pacchetto dei centrali e  Kovar nel reparto schiacciatori. L’avvio di Perugia è contratto, con diversi errori in fase d’attacco: ne è un esempio la diagonale stretta di Zaytsev che non trova il campo (4-6). Sokolov prova a fare scappare Civitanova (4-7), ma l’ace di De Cecco e Atanasijevic riportano il punteggio in parità (8-8). Sokolov mura un Russell che ci mette un po’ a carburare (8-10). Lo statunitense giudica erroneamente fuori una battuta di Christenson e si torna 8-11. L’episodio che rischia di portare i cucinieri in vantaggio nel conto dei set è il muro di Juantorena su Bata (13-16), ma i marchgiani non ne approfittano. Stankovic da seconda linea sbaglia (19-19), poi un redivivo Russell mette a segno due bordate consecutive dai nove metri (21-19). Gli equilibri sono definitivamente spostati, anche se il solito Osmany tenta fino all’ultimo di tenere a galla i suoi (23-22). La stoccata risolutiva è di Russell (25-22).

Ripresa del gioco che vede la Lube sparare le ultime cartucce con Christenson, suo l’ace del primo vantaggio, Juantorena, abile a muro su Bata e con Sokolov (0-3). Lo stesso cannoniere serbo, a tratti devastante questa sera, rimedia e pareggia i conti (8-8). Sokolov prova a scappare (9-11), ma Anzani è bravo a murare Kovar (12-12). Stankovic mette paura dai nove metri (14-16), ma ad imitarlo è il sempre prezioso Berger (16-16). Podrascanin alza il muro su Sokolov (19-17) ed in seguito lo Zar e Anzani (ace) sembrano chiudere la contesa (21-17). Guai a risvegliare il can che dorme, si dice in gergo: Osmany e Kovar, che aveva commesso invasione ma una contestatissima decisione al videocheck assegna il punto a Civitanova, le tentano tutte (22-22), ma ad evitare la beffa ci pensa il provvidenziale Magnum.

Si tratta ora di gestire nel modo più intelligente possibile lo sviluppo del gioco, e il terzo set sembra essere la classica marcia trionfale. Perugia vola sull’8-3 con un super Zaytsev. Niente sembra spaventare un pubblico che già pregusta la grande festa, ma il classico braccino corto è in agguato Candellaro stoppa Atanasijevic a muro (18-17), costringendo i Block Devils a giocare punto a punto. Cester regala a Civitanova un set point (24-25), ma è lo Zar a vestire i panni del trascinatore mettendo a segno tre punti consecutivi, quelli che valgono il triplete. La festapuò iniziare e durerà ancora a lungo.

ISTITUZIONI IN ESTASI – Nemmeno le forze politche della Regione Umbria sono rimaste insensibili, e non poteva essere altrimenti, a quanto avvenuto questa sera. Dopo la belle epoque della Sirio ecco finalmente, dopo tanti sacrifici, la prima affermazione in campo maschile. Grande emozione nel volto della presidente Catiuscia Marini: “Un sogno che diventa realtà. Una grande e bellissima vittoria per Perugia e per tutta l’Umbria. Davvero una giornata di gioia e storica per tutto lo sport umbro. Questo storico risultato rappresenta prima di tutto il giusto riconoscimento al grande lavoro degli atleti e dell’allenatore cui vanno le mie più sincere congratulazioni. Splendido anche il pubblico che ha da sempre sostenuto con entusiasmo e generosità la squadra”. Chiusura dedicata ai ringraziamenti, dapprima a Gino Sirci, il presidente, ed infine “anche agli sponsor che hanno creduto e sostenuto la società”.

Questa invece la nota dell’ammistrazione comunale: “Vogliamo rivolgere un grande applauso a tutto lo staff della Sir Safety Conad, alla società, al presidente Sirci, al coach Bernardi ed a tutti i giocatori per questa storica impresa che mancava a Perugia da tempo e che riporta la nostra città ai vertici della pallavolo nazionale. Questa vittoria, largamente meritata, è motivo di grande orgoglio per tutta la città ed è frutto dello straordinario impegno di un gruppo eccezionale e dell’attenta programmazione di una società che ha saputo negli anni costruire una macchina perfetta. Da ultimo, ma non per ultimo, un plauso va rivolto a tutti quegli incredibili tifosi che sia oggi che nel corso del campionato hanno sostenuto a gran voce la squadra, dimostrandosi un vero e proprio settimo uomo in campo. Sicuramente i tifosi perugini, tra i più corretti ed appassionati d’Italia, hanno confermato oggi per l’ennesima volta di aver meritato insieme ai propri idoli il titolo di campioni d’Italia”.

SIR SAFETY CONAD PERUGIA – CUCINE LUBE CIVITANOVA = 3-0
(25-22, 25-23, 27-25)
PERUGIA: Atanasijevic 17, Zaytsev 10, Anzani 7, Russell 6, Podrascanin 5, De Cecco 1, Colaci (L), Berger 6, Shaw, Cesarini. N.E. – Della Lunga, Ricci, Andric. All. Lorenzo Bernardi e Carmine Fontana.
CIVITANOVA MARCHE: Sokolov 18, Kovar 14, Juantorena 10, Cester 3, Stankovic 5, Christenson 4, Grebennikov (L1), Sander 1, Candellaro 1, Zhukouski. N.E. – Marchisio, Casadei, Milan, Storani (L2). All. Giampaolo Medei e Marco Camperi.
Note – Spettatori 4’291.
Durata dei set: 30’, 34’, 38’.
Arbitri – Roberto Boris (PV) e Daniele Rapisarda (UD).
LUBE (b.s. 10, v. 8, muri 8, errori 5).
SIR (b.s. 16, v. 4, muri 7, errori 9).

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