Polo genomica Terni: la Corte dei Conti chiede 850 mila euro ad ex rettore e sindaco

E’ iniziato ieri mattina davanti alla Corte dei Conti il processo su un presunto danno erariale di 850 mila euro riferito al tanto discusso Polo  di genomica di Terni.  Comune di Terni, Università degli Studi di Perugia, Regione e Provincia, nel 2005, sottoscrissero un protocollo d’intesa per la realizzazione e gestione del Polo d’innovazione di genomica, genetica e biologia. Per la Procura della Corte dei Conti  il Polo è stato “tardivamente realizzato e consegnato al privato solo nel 2017 ” , quindi sarebbe stato del tutto “trascurato dagli stessi enti”. L’accusa è di avere avuto condotte “gravemente colpose” nell’affidamento dei beni e nella gestione del Polo. Condotte, a parere della Procura contabile, che avrebbero danneggiato alcuni enti pubblici presenti all’interno del Polo. Per la Procura ci sarebbero state, quindi, delle violazioni in materia di “gestione del patrimonio pubblico”. La Procura contesta agli imputati un presunto danno erariale di oltre 850 mila euro che andrebbero restituiti al Comune di Terni (521 mila euro), Università (250 mila euro), Provincia Terni (19.984 mila euro), Regione (19.984 euro) e Azienda Ospedaliera Terni (4.486 euro).  Sul banco degli accusati, ritenuti dalla Procura responsabili di quanto avvenuto, l’ex sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo, l’ex Rettore dell’Università di Perugia Francesco Bistoni, Nicola Avenia, Giuseppe Aronica, Massimo Curini, Maurizio Pertichetti, Adolfo Puxeddu, Marco Fortunati. I difensori degli indagati naturalmente hanno replicato alle accuse della Procura, rappresentata dal dottor Enrico Amante, ribadendo la estraneità dei loro assistiti. Il collegio, presieduto dal giudice Piero Carlo Floreani, dovrebbe decidere nelle prossime settimane.