Primo maggio, a Terni tornano in piazza le bandiere: Landini: ” Dare un futuro al settore dell’acciaio”

” Questo primo maggio rimette al centro il lavoro di speranza  e di coraggio. Il messaggio che vogliamo mandare è che ricostruire il Paese e’ necessario,  si può fare, lo si può fare valorizzando il lavoro delle persone, creando nuovi posti di lavoro e ripartendo da quelli che hanno pagato il prezzo più pesante e hanno perso il lavoro, i precari. Dobbiamo dare un futuro di stabilità  nel lavoro e di qualità sociale”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, parlando a margine della manifestazione per la Festa dei lavoratori organizzata all’ Ast di Terni da Cgil, Cisl e Uil. Nel corso della manifestazione Landini ha parlato anche del futuro dell’acciaio ricordando che ” qualsiasi Paese che voglia essere un Paese industriale  ha bisogno di un’industria dell’acciaio degna di questo nome”. Proprio su questo il segretario generale della Cgil è tornato sulla ” necessità di un Piano nazionale per l’acciaio ” sottolineando che è ” arrivato il momento di dare un futuro  ad un settore strategico”. Per Maurizio Landini ” in questa fase è particolarmente importante mettere al centro la qualità delle produzioni che fai, come sei in grado di produrre senza inquinare e aprire un nuovo modello di sviluppo”. Ha ricordato che a ” Terni è aperta una discussione sul futuro della fabbrica ” , per la quale ThyssenKrupp  ha annunciato la vendita. ” Negli anni passati – ha concluso – questa città e questi lavoratori hanno dimostrato cosa significa l’unità sindacale, difendere il proprio lavoro e pensare al futuro”.  Oggi sono tornate in piazza per il primo maggio , anche se con numeri diversi rispetto al passato, le bandiere. Il luogo scelto per la Festa dei lavoratori è un parcheggio di Acciai Speciali, l’azienda simbolo delle lotte a favore del lavoro, alle prese con una fase cruciale, dopo che la proprietà ThyssenKrupp ha annunciato la cessione. Sul piccolo palco allestito davantinalla fabbrica , prima dell’intervento finale del segretario generale della Cgil, sono intervenuti sei lavoratori di diversi comparti del territorio. Oltre a due rsu dell’acciaieria,  hanno preso la parola anche un lavoratore  dell’azienda chimica  Treofan,  chiusa recentemente , dell’alimentare,  del commercio, dei servizi sanitari. ” Le acciaierie sono un luogo simbolo  di una città  che vuole ripartire”, ha detto una lavoratrice albanese da anni a Terni.