Terni, caccia dei carabinieri ai pusher dei boschi: blitz fra Marmore e Piediluco. Spacciatori fantasmi, senza fissa dimora e dalle identità fasulle

Continua l’opera incessante dell’Arma dei carabinieri di Terni contro lo spaccio di sostanze stupefacenti. All’alba di ieri è scattato l’ennesimo blitz nelle aree boschive del territorio ternano. Ormai i pusher scelgono il bosco per sfruttare le loro attività illecite. Nel bosco, gli spacciatori si muovono con maggiore sicurezza tra un bivacco e l’altro, attrezzati di tende e coperte e con al seguito il kit: bilancino, materiale per il confezionamento delle dosi e batterie (di auto o camion) per ricaricare i telefoni cellulari, indispensabili per mantenere i contatti con acquirenti e fornitori. Spesso si tratta di veri e propri fantasmi, clandestini e senza fissa dimora.  Hanno mille identità fasulle, nessun radicamento sul territorio, nessun domicilio, nessun parente. In molti casi non è chiaro nemmeno come sono arrivati in Italia. Vivono nascosti nei boschi allo stato brado, spacciando la “bianca” o la “scura” a seconda che si tratti di cocaina o eroina. Nelle prime ore del mattino di ieri, dopo aver cinturato tutta l’area, i carabinieri della Compagnia di Terni sono entrati in azione nei boschi fra Marmore e Piediluco. Un blitz studiato nei minimi particolari così come è avvenuto tante altre volte sul territorio ternano. Ai militari dell’Arma erano arrivate diverse segnalazioni di residenti su movimenti strani e su un viavai sospetto. Dopo aver buttato giù un primo bivacco, i carabinieri si sono spostati su un’altra area. Alla vista dei militari un marocchino di 37 anni (A.M. le sue iniziali), già noto alle forze dell’ordine, ha tentato di scappare a piedi in mezzo al bosco. Dopo una breve rincorsa è stato preso e arrestato. Lo sforzo dei carabinieri è stato premiato: aveva 45 grammi di cocaina già suddivisi in dosi, 20 grammi di hashish, un bilancino di precisione e oltre mille euro in contanti. E’ una storia che si ripete da mesi. E’ già successo in Valserra, a metà strada tra Rocca San Zenone e Giuncano, dove i militari dell’Arma hanno smantellato un accampamento costruito nella boscaglia recuperando un etto di cocaina, uno e mezzo di hashish e materiale per confezionare le dosi.  Sono almeno una decina i blitz delle forze dell’ordine che hanno smantellato altrettanti covi di spaccio nei boschi del ternano. Dai boschi del narnese e di Vascigliano di Stroncone sono spuntate fuori anche le armi: pistole e fucili nascosti dai pusher pronti a difendere con tutti i mezzi i covi dello spaccio. Ma le segnalazioni dei cittadini continuano a rappresentare nuove zone: da Cesi a Taizzano. Un blitz nelle zone boschive di Piediluco e Marmore era già stato fatto nei primi dieci giorni di luglio: i militari forestali e quelli del Nucleo investigativo di Terni, con l’ausilio del nucleo cinofilo, avevano arrestato un magrebino di 25 anni, irregolare in Italia e senza fissa dimora, trovato in possesso di diversi grammi di cocaina, hashish e due bilancini. Spesso i pusher sono incappucciati per poter evitare il rischio di essere riconosciuti mentre i clienti raggiungono lo spacciatore di turno, comprano la droga e poi ripartono a tutta velocità. I carabinieri continuano però a monitorare i punti dello spaccio dove i pusher danno appuntamento alla fitta rete di acquirenti, che contattano anche tramite “WhatsApp”, con veri e propri annunci pubblicitari, assicurando un servizio 24/24 ore e, sovente, anche a domicilio. Un monitoraggio che gode della collaborazione di tanti cittadini e che sta riservando successi e soddisfazioni. I controlli serrati funzionano.