Violenza in discoteca Trasimeno, accertamenti su sangue e bicchieri: i carabinieri a caccia di prove

E’ il momento delle prove, soprattutto quelle scientifiche. L’indagine sul presunto stupro, in una discoteca del Trasimeno, sta andando avanti a ritmi serrati. Si cercano soprattutto riscontri al racconto della 22enne della provincia di Siena che ha denunciato di essere stata stuprata nella notte tra sabato e domenica. Secondo la ragazza il titolare del locale notturno, nell’ hinterland di Città della Pieve, le avrebbe prima offerto da bere, poi si sarebbe sentita male e, dopo essere uscita dal locale per prendere una boccata d’aria, l’avrebbe portata nel suo ufficio per consumare ancora da bere. Proprio nell’ufficio sarebbe stata costretta a un rapporto sessuale. Un rapporto che lei non voleva assolutamente. Avrebbe provato anche a difendersi ma senza riuscirci. Fin qui il racconto della presunta vittima. C’è un ulteriore verifica che gli inquirenti stanno cercando con alcuni esami clinici: la presenza o meno nel sangue della presunta vittima della cosiddetta “droga dello stupro”. Risultati che si aggiungeranno a quelli del reparto di Ginecologia dell’Ospedale di Perugia dove i medici hanno visitato la ragazza poche ore dopo la presunta violenza sessuale. Altri accertamenti e analisi  sarebbero in corso sui bicchieri rinvenuti nell’ufficio del titolare dove, secondo la giovane, si sarebbe verificata l’aggressione sessuale. La Procura della Repubblica, nella persona del sostituto Mario Formisano, è in attesa quindi di conoscere gli esiti di tutti gli esami disposti e le analisi sul materiale repertati dai carabinieri nell’ufficio del titolare della discoteca. Non è escluso che prima di prendere qualsiasi decisione sia interrogato  il 53enne, titolare del locale, indagato. L’uomo avrebbe più volte negato e respinto le accuse.  Molte le testimonianze raccolte in questi giorni, non solo quelle degli amici della 22enne, ma anche quelle di altre ragazze che avrebbero raccontato ai carabinieri della compagnia di Città della Pieve di aver subito approcci e molestie da parte dello stesso uomo, sempre nella stessa serata. Le indagini stanno proseguendo, come è giusto, nel massimo riserbo, trattandosi di una vicenda assai delicata. I tempi però saranno stretti e gli sviluppi dipenderanno molto dai risultati degli esami disposti dalla procura.