Ad Assisi si parla di “rifiuti come risorsa”

ASSISI – Oggi pomeriggio il sindaco Stefania Proietti ha incontrato –insieme agli uffici comunali ed al consigliere comunale Paolo Sdringola- il Direttore del Consorzio Italiano Compostatori Massimo Centemero e Moreno Marionni, componente del comitato tecnico nazionale.

L’incontro è avvenuto in vista della celebrazione ad Assisi il prossimo dicembre della Giornata Mondiale del Suolo. Il 4 e 5 dicembre il C.I.C. organizzerà infatti un evento sul tema “Coltivare e custodire, proteggere e conservare il futuro” nel quale saranno celebrati i 25 anni dell’organismo che è una struttura senza fini di lucro di rilevanza nazionale e che conta 130 Soci; riunisce imprese e enti pubblici e privati produttori di compost e altre organizzazioni interessate alle attività di compostaggio.

Il Consorzio è l’unica organizzazione che in Italia promuove e persegue, attraverso la collaborazione con gli Enti Pubblici preposti per legge, la politica di riduzione dei rifiuti, l’attuazione della raccolta differenziata per la separazione, lavorazione, riciclaggio e valorizzazione delle biomasse ed in genere delle frazioni organiche compostabili. “La due giorni del 4 e 5 dicembre condurrà in Assisi una platea di centinaia di esperti ed operatori del settore –afferma il sindaco di Assisi Stefania Proietti- e sarà un’opportunità concreta per sensibilizzare e pianificare azioni concrete circa la valorizzazione delle biomasse compostabili e la raccolta differenziata puntando l’attenzione sulla tutela del suolo e sull’avvio di un meccanismo virtuoso che possa trasformare i rifiuti organici in una risorsa. Il riutilizzo virtuoso della frazione organica dei rifiuti –conclude il sindaco Proietti- è quantomai urgente in una Regione come la nostra afflitta da evidenti criticità in tal senso”.

Tra le iniziative quella di una mostra fotografica sul tema “Laudato si’”; a tale proposito il sindaco ha ricordato le parole dell’omonima enciclica del Santo Padre Francesco sulla cura della Casa Comune: “…Noi  non siamo Dio. La terra ci precede e ci è data. Mentre «coltivare» significa arare o lavorare un terreno, «custodire» vuol dire proteggere, curare, preservare, conservare, vigilare. Ciò implica una relazione di reciprocità responsabile tra essere umano e natura. Ogni comunità può prendere dalla bontà della terra ciò di cui ha bisogno per la propria sopravvivenza, ma ha anche il dovere di tutelarla e garantire la continuità della sua fertilità per le generazioni future…

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