Assisi, premio Toniolo al vescovo Sorrentino che lo devolve al Serafico

ASSISI –  Il vescovo della diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino ha devoluto il Premio Giuseppe Toniolo all’Istituto Serafico. A ritirarlo Francesca Di Maolo presidente dell’Istituto e direttore della scuola di formazione socio-politica “Giuseppe Toniolo”. L’arcivescovo di Assisi, monsignor Domenico Sorrentino; il fondatore e presidente esecutivo di Luxottica, Leonardo Del Vecchio; il gruppo giovani della parrocchia della cattedrale di Vittorio Veneto: sono i vincitori della prima edizione 2016 del Premio Giuseppe Toniolo. La cerimonia finale si è svolta venerdì 7 ottobre nell’auditorium Battistella Moccia di Pieve di Soligo (Treviso), nel cui duomo sono conservate le spoglie mortali del grande economista e sociologo cattolico proclamato Beato nel 2012. Tanti consensi e grandi applausi per la scelta dei premiati da parte del pubblico che gremiva la sede dell’evento, incentrato sul tema dell’anno “Impresa e lavoro, il primato dell’uomo. Il Beato Toniolo e le sfide per l’economia di oggi”.

Per la sezione nazionale “Pensiero” è stato proclamato vincitore l’arcivescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, Domenico Sorrentino, già postulatore della causa di beatificazione del Toniolo, “per l’appassionata dedizione allo studio e alla divulgazione del pensiero del Giuseppe Toniolo”, anche attraverso importanti saggi, biografie e interventi. Per le mani del vescovo di Vittorio Veneto, monsignor Corrado Pizziolo, ha ricevuto il premio la delegata Francesca Di Maolo, presidente dell’Istituto Serafico di Assisi e direttore della scuola di formazione socio-politica “Giuseppe Toniolo”, che ha ringraziato e rivolto un saluto speciale ai giovani ricordando le intuizioni tonioliane e la necessità di continuare l’opera del Beato per la tutela e la valorizzazione dell’uomo lavoratore nella società di oggi.
Per la sezione dedicata alle nuove generazioni della diocesi vittoriese, i giovani del gruppo di IV e V superiore della cattedrale, accompagnati da don Fabrizio Casagrande, hanno visto riconosciuto il loro lavoro “reale e appassionato nello sviluppo della traccia storica sull’impegno sociale cattolico a Ceneda ieri e oggi”. E le loro sentite parole di ringraziamento per il premio in denaro offerto dal comune di Pieve, consegnato dal sindaco Stefano Soldan, sono state accompagnate dalla condivisione piena e felice del pubblico in sala.
E’ stato poi monsignor Adriano Vincenzi, presidente della Fondazione Toniolo di Verona, relatore della serata, a donare il premio ai delegati del vincitore della sezione “Azione & Testimoni” per l’esemplarità del fare impresa, il cavaliere del lavoro Leonardo Del Vecchio, fondatore nel 1961 ad Agordo del’azienda Luxottica, oggi leader nel mondo. “Con il bonus vita e il patto generazionale a favore dei dipendenti – è stato letto nella motivazione – si è aggiunto un nuovo tassello ad un sistema di welfare aziendale molto qualificato e innovativo, per garantire benessere, sicurezza e serenità familiare nell’ottica del primato della persona in ambito lavorativo”.  Il responsabile servizi welfare di Agordo, Alessandro Cavalet, accompagnato alla premiazione dal capo ufficio stampa, Marco Catalani, ha ringraziato vivamente e ricordato l’impegno di nuovo welfare aziendale a sostegno delle maestranze sorto in Luxottica come risposta alla crisi economica internazionale a partire dagli anni 2008-2009.
In precedenza, molto applaudito l’intervento di monsignor Adriano Vincenzi, che ha ricordato la straordinaria attualità del pensiero e dell’azione del Toniolo anche come risposta possibile oggi, libera e coraggiosa, all’omologazione culturale e agli effetti negativi di un’economia asservita alle logiche della finanza e delle grandi concentrazioni di potere di lobby e burocrazie.
Durante la serata – presentata dal coordinatore di “Beato Toniolo. Le vie dei Santi”, Marco Zabotti, con il contributo di don Andrea Forest, direttore della pastorale sociale diocesana – non è mancato il ricordo con un video di recenti interviste del compianto monsignor Massimo Magagnin, già vice postulatore della causa di beatificazione del Toniolo, scomparso l’8 dicembre 2015 dopo dolorosa malattia, presente in auditorium in prima fila la sorella, signora Maria. Sono anche stati letti due brani scritti dal Toniolo sui temi sociali e la cooperazione da parte di Emanuela Baccichetto e Claudia Tonin. Alla cerimonia – accompagnata dalle splendide esecuzioni del Coro e Orchestra “In Musica Gaudium” di Oderzo, diretti dal maestro Battista Pradal – hanno partecipato anche i sindaci di Valdobbiadene, Luciano Fregonese,  e Follina, Mario Collet, insieme ai rappresentanti delle realtà aziendali, associative ed istituzionali che sostengono il progetto di cultura e turismo religioso “Beato Toniolo. Le vie dei Santi”. E il gruppo promotore è già al lavoro per la seconda edizione 2017 del Premio Giuseppe Toniolo, ancora nelle tre sezioni, sul tema “La cooperazione, per un nuovo modello di lavoro e di sviluppo. Il futuro creativo di una grande storia di impresa comune”, cerimonia finale il 7 ottobre del prossimo anno a Pieve di Soligo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.