Centri per l’impiego, i sindacati incontrano la presidente Marini: “Incontro tra luci e ombre”

PERUGIA – Incontro tra luci e ombre sulla vertenza dei lavoratori dei centri per l’impiego. I sindacati hanno incontrato la presidente Marini e si dicono “parzialmente soddisfatti” dell’incontro. “Sono stati  assunti impegni politici precisi, quali in primis l’adozione della Legge quadro sulle politiche attive per il lavoro, presumibilmente entro ottobre. In tale dispositivo normativo si prevede la costituzione di un’Agenzia Regionale che si occuperà delle politiche attive per il lavoro in Umbria, utilizzando gli uffici territoriali dei centri dell’impiego, nonché il personale impiegato ormai da anni con professionalità e competenze maturate”, dicono Silvia Pansolini, U. Pascolini e Marco Cotone di Cgil Fp, Cisl Fp e Uil Fp.

“Si è condivisa la necessità di costituire un tavolo tecnico per confrontarsi sull’organizzazione e la gestione dell’Agenzia, nonché sull’occupazione del personale, attraverso il rafforzamento delle sedi Cpi con maggiore carenza, come Terni, e la stabilizzazione dei precari. Si è registrata una condivisione di intenti nel sostenere tutte le iniziative che verranno messe in campo affinché anche il Governo faccia la sua parte, rendendo strutturali quelle risorse finanziarie necessarie per il funzionamento dei centri per l’impiego, a garanzia del ruolo centrale del pubblico nel servizio per politiche attive del lavoro. A seguire, si è svolta il 3 luglio la manifestazione a Roma di CGIL CISL e UIL di categoria sotto il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il ministro ha ricevuto i rappresentanti sindacali, che hanno avuto parziali rassicurazione sull’impegno ad individuare un unico datore di lavoro del servizio, che presumibilmente saranno le Regioni, nonché a valutare la possibilità di trasferire le risorse economiche necessarie”.

“Permane ancora incertezza sulla stabilizzazione dei lavoratori precari, che nella nostra regione sono 46 e hanno i requisiti previsti dalle norme per l’assunzione. Non vorremmo dove ascoltare pretesti o veder sorgere ulteriori cavilli che impediscano un giusto riconoscimento dopo 16-17 anni di precariato per alcuni di loro. Intanto, prosegue il percorso di mobilitazione da parte delle organizzazioni sindacali e nella regione Umbria si prospetta non solo un’estate, ma anche un autunno caldo per le lavoratrici e i lavoratori dei centri per l’impiego”.

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