Città di Castello, approvato il nuovo regolamento dei servizi per la prima infanzia

CITTA’ DI CASTELLO – Larga maggioranza, con la sola astensione della Lega, per il nuovo regolamento dei Servizi educativi del comune di Città di Castello, presentato dall’assessore competente Rossella Cestini, nella seduta del 21 gennaio 2019: “La norma riguarda prevalentemente adeguamenti normativi  come l’ingresso ai servizi e le modalità di costruzione della graduatoria. Viene aggiornato periodicamente e in questa redazione modifica alcuni punti alla luce del decreto legge del 2017 che trasforma i servizi alla prima infanzia in educativi e li estende nella fascia tra 0 e 6 anni. L’Arca diviene spazio gioco. Per la salute viene introdotta l’autocertificazione. Abbiamo allungato la lista delle patologie da segnalare quando i genitori riprendono in custodia Il bimbo . Il nido non può essere frequentato da bambini con ingessature o ferite profonde. L’articolo 7 riguarda la partecipazione delle famiglie nel comitato di gestione. Avrà 3 rappresentanti dei genitori e 2 del personale educativo più un rappresentante per personale ausiliario e uno del territorio indicato dall’Amministrazione. Per sostenere l’allattamento materno ci saranno tutte le dotazioni necessarie. Viene facilitato il trasferimento tra nido ed Arca e ci sarà una commissione che valuta le domande per l’accesso, con dirigente comunale, responsabile ufficio Nidi e responsabile amministrativo. Le quote di partecipazione sono modificate: chi inserisce nel primo mese e prima quindicina la retta viene decorata del 50%; se inizia dopo metà mese, riduzione del 70. La frequenza fino a dieci giorni è ridotta del 70. La riduzione per il secondo figlio è del 50 e del 70 per il terzo con rateizzazione per famiglie con difficoltà economiche. Abbiamo rivisto gli orari e dato la precedenza ai bambini in affidamento. Sarà valutata la disabilità dentro il nucleo. Si tratta di un adattamento legato a nuove norme entrate in vigore”. Vittorio Vincenti, consigliere di Tiferno Insieme, ha definito il regolamento “con una buona base, specifichiamo il luogo di lavoro come criteri della graduatoria”. Marcello Rigucci, capogruppo della Lega, ha chiesto “che non si guardi solo l’Isee ma la capacità reale di reddito”. Vittorio Morani, capogruppo del Psi, ha parlato di “servizi di alta qualità come i professionisti che vi lavorano. Il regolamento costruisce una politica complessiva per il futuro. Voteremo sì”. Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia, ha sottolineato la necessità di “verificare le dichiarazioni economiche dato che le rette impegnano i bilanci familiari e dovremmo andare verso l’equità. Voteremo a favore”. Cesare Sassolini, capogruppo di Forza Italia, ha annunciato voto positivo: “Se lo meritano coloro che lavorano in questo settore”. Nella replica Rossella Cestiniha detto di avere recepito alcuni suggerimenti tra cui quello sul luogo di lavoro. Altri aspetti economici: “Non accedono solo quelli con l’Isee e bisogna porre attenzione a questo problema. La Finanza fa comunque controlli a campione.

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