Città di Castello, più fontanelle di acqua pubblica

CITTA’ DI CASTELLo – Unanimità da parte del consiglio comunale di Città di Castello all’ordine del giorno di Castello Cambia sull’installazione di fontanelle erogatrici di acqua in tutte le frazioni e in luoghi molto frequentati come l’ospedale. Discussa nella seduta di lunedì 15 ottobre, la proposta è stata illustrata dalla consigliera Emanuela Arcaleni: “All’interno della propria missione di servizio pubblico, Umbra Acque spa ha attivato il Progetto Fontanelle che la vede impegnata nell’installazione e nella gestione di moderni erogatori automatici di acqua pubblica proveniente dall’acquedotto, al costo di 5 centesimi per ogni litro, A partire dall’inizio del progetto, nei 38 Comuni serviti, l’azienda ha installato oltre 50 impianti di erogazione, che al 31 dicembre 2017 hanno distribuito 80 milioni 812 mila 853 litri di acqua proveniente dalla rete pubblica, di cui 39 milioni 543 mila 632 naturale e 41milioni 269 mila 221 frizzante. L’acqua è monitorata con frequentissimi e severi controlli e analisi; inoltre, prima dell’erogazione, viene sottoposta a trattamenti con carboni attivi e raggi UV per migliorarne le qualità organolettiche, la purezza microbiologica e la gradevolezza». Per Arcaleni e Bucci «Il progetto ha la finalità di promuovere il consumo consapevole e responsabile riducendo dell’uso delle bottiglie di plastica. C’è poi un vantaggio ambientale: «l’acqua erogata dall’inizio del progetto, secondo i dati di Umbracque, ha consentito di risparmiare 53 milioni 875 mila 234 bottiglie non immesse in commercio, per un peso totale di plastica di 1.346.880,85 Kg, con ulteriore risparmio per l’evitato smaltimento e riducendo al contempo le emissioni in atmosfera di CO2 per 7 milioni 163 mila 789,87 chilogrammi». Nel Comune di Città di Castello i punti di erogazione finora installati sono quello presso la sede di Umbracque e nella frazione di Trestina, nonché quello interno alla residenza municipale, al 3° piano, per erogare acqua fresca, liscia e gassata, a disposizione dei cittadini che frequentano gli uffici pubblici. Gli impianti di Cerbara e della Madonna del Latte sono gestiti da privati.
Marco Gasperi, capogruppo del Movimento Cinque Stelle, si è detto d’accordo “soprattutto per l’ospedale, perché eviterebbe il consumo della plastica monouso. Farlo non costa ma ci conviene. Grazie per il suo dispositivo”. Anche Luciano Tavernelli, consigliere del Pd, a nome del gruppo si è detto favorevole: “spero che sarete favorevoli anche per il nostro ordine del giorno simile per le fontanelle artistiche di una volta. Andiamo in commissione con tutti documenti simili”. Valerio Mancini, consigliere della Lega, ha detto che “siamo soci di Umbriacque, possiamo dare un atto di indirizzo e dire al gestore di farle. Il comune ha il diritto di pesare su scelte politiche e amministrative di chi eroga questo servizio. Non c’è da verificare: vogliamo le fontanelle e qualche decina di ore in più per accogliere i cittadini che dal comprensorio hanno rimostranze verso Umbracque perché le tariffe sono aumentate, prima aveva un suo depuratore. Questa dotazione che abbiamo messo sul tavolo ad Umbriacque, chiede un corrispettivo. Ci sarà la commissione e in quella sede si dirà che il consiglio comunale ha deciso di avere le fontanelle nei luoghi dove si recano tanti utenti. E’ paradossale che Umbriacque non voglia giocare questa possibilità per ampliare i suoi servizi. Votiamo l’ordine del giorno. Non sono acqua ma minori rifiuti in discarica, questo è il tema”. Giovanni Procelli, capogruppo de La Sinistra, ha detto di presentare una mozione per l’abolizione della plastica in Comune. Grazie per la mozione”. Marcello Rigucci, consigliere della Lega, ha aggiunto che “dal 30 di agosto l’acqua è aumentata del 2%; dal 30 di agosto Umbracque ha messo in tasca oltre un milione. Ci deve restituire circa 750mila euro. Voglio le piante planimetriche di fognature e depurazione”. In conclusione l’assessore all’ambiente Massimo Massetti ha definito “molto importante la questione, per cui ha ringraziato i proponenti. La sintesi è produrre meno rifiuti e dare più servizi. Il documento però impegna e non obbliga. Non è questa la sede per parlare del servizio di Umbracque, facciamone argomento di una riunione specifica con i vertici della società. Proporre a Procelli di portare l’ordine del giorno sono d’accordo, insieme alla proposta aggiuntiva Tavernelli, ma per gli altri aspetti del servizio dobbiamo invitare anche la società. Le fontanelle furono dismesse quando subentrò Umbracque perché si sarebbe dovuto introdurre un contatore. Il discorso si può riprendere. Oggi le fontanelle sono due di Umbracque, a Trestina e presso la sede, e due di privati”. Arcaleni ha sottolineato “la convergenza di intenzioni. Nella dichiarazione di voto Vittorio Vincenti, consigliere di Tiferno Insieme, ha detto che “siamo a favore e l’acqua pubblica, è molto più affidabile dell’acqua normale”. Unanimità.

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