Ex Novelli e Perugina, i M5S in Regione: “Mille posti di lavoro a rischio”

PERUGIA – I consiglieri regionali Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari (Movimento 5 Stelle) hanno annunciato la presentazione di una interrogazione su “mille posti di lavoro a rischio nel settore agroalimentare in Umbria, con particolare riferimento alle imprese Nestlé-Perugina e Gruppo Novelli”.
I due esponenti pentastellati – riferisce un comunicato della Regione – chiedono all’esecutivo “se, chi, in questa regione, e in quale modo abbia controllato il rispetto dei patti assunti originariamente con la multinazionale Nestlé, comunicando le iniziative intraprese per monitorare scelte aziendali e relativi investimenti commerciali e tecnologici, affinché lo stabilimento resti un sito strategico per l’Italia”. Ed in merito al Gruppo ex Novelli, i consiglieri chiedono alla giunta se, “vista la prolungata assenza di notizie da proprietà e associazioni datoriali, possa rassicurare le famiglie degli attuali dipendenti, con particolare attenzione alle prospettive, ma anche al rispetto dei diritti dei lavoratori e del contratto nazionale, riferendo in che modo la Regione stia lavorando sul promesso piano di ricollocamento dei dipendenti lasciati in esubero da Alimenti Italiani”.

Nel loro documento ispettivo, Liberati e Carbonari – prosegue il comunicato – ricordano che “nel corso della recente audizione sul caso Novelli in Seconda commissione, i sindacati hanno ribadito il rischio di ben mille esuberi nell’agroalimentare in Umbria, dopo le note chiusure di primarie aziende del settore, come la Federici 1888, il lunghissimo blocco della Petrini-Spigadoro e altre ancora”.
I due consiglieri pentastellati, dopo aver evidenziato nel loro atto i vari passaggi delle due vertenze, rimarcano come “da diversi anni la regione Umbria sia vittima di una progressiva ed inesorabile desertificazione industriale, con particolare riferimento oggi alle imprese operanti nel settore agroalimentare, da sempre centrale nell’economia umbra”.
Liberati e Carbonari evidenziano che “la giunta ha partecipato negli scorsi anni a numerosi tavoli di confronto presso il ministero dello Sviluppo economico per affrontare crisi analoghe. Tavoli dai quali sembrano essere emersi solo fumosi memorandum di intenti e documenti programmatici, destituiti di ogni fondamento alla prova dei fatti”.

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