Centro Pari Opportunità, il Presidente Chiara Pucciarini intervenuta alla discussione del prossimo DDL in Terza Commissione

PERUGIA – “Il Centro Pari Opportunità dovrebbe occuparsi a 360 gradi delle disparità di genere, ma il suo ruolo istituzionale non è abbastanza riconosciuto. Noi vorremmo partecipare alla definizione degli obiettivi regionali e delle strategie in materia di pari opportunità, essere a supporto di tutte le politiche regionali, ampliando il raggio d’azione del Centro. Si avverte l’urgenza di avere un quadro normativo omogeneo di riferimento per le politiche di genere in Umbria”. Così Chiara Pucciarini (Presidente del C.P.O.) ascoltata oggi in Terza Commissione Consiliare permanente.

All’esame della Commissione presieduta dal Dott. Attilio Solinas l’istruttoria relativa al disegno di legge della Giunta regionale “Norme per le politiche di genere e per una nuova civiltà delle relazioni tra donne e uomini” che delinea una nuova forma di cittadinanza e convivenza che, partendo dal riconoscimento del valore della libertà femminile, promuova una nuova civiltà delle relazioni tra donne e uomini. Relazioni più giuste e rispettose delle differenze, basate sul principio dell’interdipendenza.

Nel preambolo del DDL si legge che “la Regione Umbria si impegna a sollecitare l’impegno di tutti per un modello di sviluppo giusto e solidale che, superando lo sperpero delle risorse comuni e l’appropriazione di pochi, metta al centro la soddisfazione dei bisogni materiali, culturali e spirituali delle donne e degli uomini di tutte le età nelle loro differenze. Uno sviluppo Basato su un’idea ricca della” persona”, (…) promuovere nuove forme di convivenza civile, basate sulla coscienza rinnovata della dipendenza reciproca tra gli esseri umani, innanzitutto nei rapporti tra donne e uomini, (…) impegnarsi a costruire una nuova civiltà di relazioni, nuove forme di rapporti tra uomini e donne, tra vecchi e giovani, tra genitori e figli, tra insegnanti e alunni, tra nativi e immigrati, tra sani e malati, tra governati e governanti, (…) inventare luoghi e tempi di scambio, comunicazione e formazione.

Durante lo svolgimento dei lavori alcuni consiglieri si sono riservati la presentazione di emendamenti.

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