Foto Toscana per promuovere l’Umbria, Ricci (Rp): “Chiedere i danni”

PERUGIA – Il consigliere Claudio Ricci (Rp) annuncia la presentazione di una interrogazione a risposta immediata (quesiton time) per chiede alla Giunta regionale “se è stata avviata una indagine interna per individuare le specifiche responsabilità di dipendenti della Regione e di Sviluppumbria in merito alla promozione dell’Umbria utilizzando una foto della Toscana”. Nell’atto ispettivo Ricci domanda anche di “accertate le eventuali responsabilità, attivare la immediata revoca dell’incarico alla società per la comunicazione che ha fatto il lavoro, intentando una causa civile, per danni materiali e immateriali, valutabili sino a 1 milione di euro”.“La Regione – aggiunge Ricci – attraverso Sviluppumbria avrebbe incaricato una società di comunicazione che ha scambiato la foto dell’Umbria utilizzando, per errore, quella della Toscana. Tale errore non è giustificabile, atteso che su ogni bozza grafica va apposto, per prassi, il ‘visto si stampi’ (evidenziando mancati controlli da parte degli stessi Uffici regionali) ed ha provocato danni all’immagine dell’Umbria nonché sin anche ironia su scala nazionale”.

Il consigliere di opposizione evidenzia che “dopo la chiusura della Ferrovia centrale umbra, i 500mila euro dati da Sviluppumbria e Sase ad una compagnia aerea non autorizzata a volare, le inchieste su Umbria TPL e Mobilità, lo scandalo di un nuovo direttore generale con un +10 percento di stipendio (mentre la disoccupazione aumenta), ora arriva anche la promozione dell’Umbria utilizzando una foto della Toscana. Una regione che ci piace così tanto da volerla utilizzare anche per realizzare la stazione ad Alta Velocità ferroviaria. Sarebbero doverose le dimissioni dei vertici di Sviluppumbria e dell’assessore delegato ma, questo, sarebbe un comportamento troppo coerente politicamente”.

Ricci si chiede “cosa deve fare agli umbri, questa Giunta regionale, per essere dimessa dall’incarico? È l’ora di un “bel calcio” (metaforico e politico) per mandarli finalmente “tutti a casa”.

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