Giornata per le vittime delle mafie, Leonelli (Pd): “Il miglior antidoto è la guardia alta”

PERUGIA – “L’antidoto più forte contro le infiltrazioni da parte di ogni tipo di mafia è rappresentato dal fatto che, da parte dell’opinione pubblica, di chi abbia responsabilità nel campo della formazione dei giovani, delle istituzioni e di chi rivesta ruoli
politici o amministrativi, venga sempre tenuta alta la guardia. A questi ultimi è inoltre assegnato il ruolo fondamentale di sensibilizzare e informare i cittadini su quanto viene fatto per contrastare questi fenomeni criminali di elevatissima pericolosità sociale”. Lo dichiara Giacomo Leonelli, presidente della Commissione regionale d’inchiesta per l’analisi e lo studio della criminalità organizzata, commentando la manifestazione svoltasi a Perugia in occasione della ‘Giornata della memoria e dell’impegno per le vittime innocenti della mafia’.

“Assistere e partecipare – prosegue Leonelli – ad una manifestazione di ‘Libera contro le mafie’ con la partecipazione imponente che abbiamo potuto vedere questa mattina in Corso Vannucci e piazza della Repubblica, non può che darci la consapevolezza che la Regione Umbria ha nel suo dna gli anticorpi a presidio della legalità. Un presidio che la Commissione che sono onorato di presiedere sta tenendo alto con la sua attività istituzionale, che in questi mesi ha vissuto alcuni momenti qualificanti. E’ di qualche settimana fa la notizia del fatto che sia stata ammessa, a seguito della proposta da parte della nostra commissione, la costituzione della Regione quale parte civile nel processo ‘Quarto passo’, mentre è in fase di attivazione l’Osservatorio regionale Antimafia che abbiamo fortemente voluto riattivare, potenziandone la struttura rispetto al passato”.

“Desidero quindi – conclude Giacomo Leonelli – far giungere il mio convinto plauso a quanti, studenti delle scuole superiori che hanno aderito con entusiasmo, insegnanti e organizzatori della manifestazione, hanno schierato in modo così convincente tutta la cittadinanza regionale nella lotta ai fenomeni mafiosi, pur restando consapevole che il nostro ruolo nelle amministrazioni, a tutti i livelli, deve farci mantenere sempre alta la vigilanza e saldo il controllo contro i tentativi che le mafie compiono per conquistare sempre nuovi territori e mercati di sbocco per le loro attività criminali. Una convinzione che la Commissione d’inchiesta per l’analisi e lo studio dalla criminalità organizzata ha potuto rafforzare con l’audizione della settimana scorsa https://goo.gl/tYHMzL) del Procuratore generale presso la Corte d’Appello di Perugia, Fausto Cardella”.

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