Gualdo Tadino, Cna favorevole al progetto Rocchetta

GUALDO TADINO –  Presa di posizione favorevole al progetto di investimento nel territorio di Gualdo Tadino presentato dalla Rocchetta da parte di Cna Umbria. “Facciamo fatica a capire – dice Pasquale Trottolini – chi si oppone a un intervento sul quale è arrivato anche il placet da alcune associazioni ecologiste. Dopo anni di crisi nera che hanno piegato un territorio che era già stato pesantemente danneggiato dal terremoto, crediamo vada apprezzato il progetto di una multinazionale che, oltre alla tutela dei propri interessi, si tradurrebbe in un’occasione di sviluppo per l’economia locale nel rispetto dell’ambiente: ricordiamo infatti che il piano prevede la realizzazione dell’Oasi della Valle del Fonno e il ripristino, dopo l’alluvione del 2013, dell’area della sorgente. Ciò che ci preme sottolineare come associazione di categoria – continua la Cna – è che il progetto di ampliamento dello stabilimento porterebbe al coinvolgimento delle piccole imprese del territorio, vera ossatura del tessuto economico locale, e al conseguente incremento dei posti di lavoro, non solo nella fase di esecuzione dei lavori, ma anche in termini di successivo indotto per le ricadute positive che la riqualificazione ambientale avrebbe in termini di attrattività turistica. Senza trascurare che lo stesso stabilimento a regime vedrebbe crescere il numero dei propri dipendenti”.

“Insomma – conclude Trottolini – crediamo che l’occasione non vada sprecata e che, al contrario, possa rappresentare un utile esempio per una maggiore futura interazione tra sistema economico locale e grandi aziende. Del passato dobbiamo certo fare tesoro, ma è al futuro che dobbiamo guardare. Con il mondo dell’impresa specialmente quella multinazionale bisogna dialogare. Dialogare per cercare sicuramente punti di ripristino di equilibri sin qui non raggiunti, ma anche per fare sistema e costruire sinergie che possano coinvolgere tutti i soggetti imprenditoriali del territorio per creare nuove reciproche opportunità che in tempi di grave crisi possono essere determinanti per il tessuto della micro piccola impresa locale”.

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