Spoleto, il Partito Democratico pensa alla “città intelligente”

SPOLETO – Il Partito Democratico pensa ad una “città intelligente”. Spoleto deve diventare una città all’avanguardia. Sono tante le proposte messe sul piatto dal partito. Proposte che arrivano alle luce di diversi sondaggi fatti in Umbria rispetto all’utilizzo di Internet tra persone di età compresa tra il 1981b ed il 2000. Ormai Internet ed i sociale Network, come le notizia che viaggiano sul web fanno parte della nostra vita, della nostra quotidianità. E’ difficile uscire dal circuito Internet che inevitabilmente ci investe ogni giorno.

“I sociologi e gli economisti più attenti – spiega il Partito Democratico – sostengono che siamo di fronte a cambiamenti epocali nel rapporto fra individuo,beni e proprietà. Rifkin parla ad esempio del passaggio dalla “società del possesso a quella dell’accesso” e sottolinea  che, soprattutto tra le nuove generazioni, sembra perdere costantemente rilievo il fatto di possedere un bene, a favore della possibilità di poter accedere ai servizi che quel bene offre.

Oggi accedere significa ovviamente essere connessi alla Rete elemento ormai imprescindibile per molte delle attività quotidiane, quali la mobilità delle persone, la vendita, l’acquisto e il trasporto dei beni di consumo, la diffusione delle notizie e delle immagini  ma anche per attivare un traduttore automatico se si ascolta una lingua diversa, consultare la mappa di una città, trovare il ristorante orientale  più vicino e via dicendo per altre mille opzioni”.

C’è poi Federico Rampini che definisce la rete “padrona” dei potenti che governano il web (Google, Apple, Amazon…) e dei grandi rischi connessi alla concentrazione di poteri e ricchezze enormi nelle mani di pochi soggetti. La rete e la facilità di accesso sembrano essere quindi il tratto identitario della vita contemporanea, ben oltre la “sacralità” della proprietà privata.

Si parla poi del sondaggio GENERAZIONE Y. I nati fra il 1981 e il 2000 hanno risposta alla domanda: “Cosa preferisci tra la proprietà di un’auto e l’accesso al web?” Circa la metà (il 46%) ha risposto: “ l’accesso alla rete.”

“La generazione internet privilegia la connessione poiché attraverso essa, ogni individuo può sentirsi incluso e “condividere” impressioni, visioni, aspirazioni ed anche essere facilitato nell’accesso ai servizi.

Per esempio essere connessi garantisce anche libertà di movimento: bike-sharing, car-sharing, car-pooling sono nuove forme di trasporto che non presuppongo la proprietà del mezzo, permettono risparmi superiori al 50%, non hanno necessità di alcun investimento iniziale  per l’acquisto, riducono l’inquinamento da CO2, snelliscono il traffico (ogni auto in car-sharing produce l’eliminazione di quindici auto private) facendo guadagnare tempo”.

Ormai in numerose città europee, dice il PD: Amsterdam, Berlino, Copenaghen, ma anche Milano e Torino, la stragrande maggioranza dei giovani si muove attraverso queste nuove modalità, supportata da un efficiente trasporto pubblico la cui efficacia è però  la precondizione della odierna mobilità alternativa: tutti comprendono che se attraverso il mio smartphone organizzo uno spostamento tramite bike o car-sharing, bus o treno da A a B, nel punto B il bus “deve” passare con assoluta precisione, altrimenti salta tutto il programma.

Ma come dove essere Spoleto “città intelligente”? Bike e Car-sharing da noi hanno senso ? Quali servizi deve offrire la città? Quali articolazioni per essere attrattiva sui mercati turistici e migliorare la qualità della vita dei cittadini? In che modo si facilita anche qui da noi l’accesso ai servizi pubblici ?

Il PD è impegnato nell’elaborazione di un progetto-programma per la città basato anche su tali tematiche e sarebbe interessante ed assai utile  che si sviluppasse una discussione fra  tutti coloro che hanno a cuore e si impegnano per il bene di Spoleto: partitodemocraticospoleto@gmail.com

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.