Gualdo Tadino, San Facondino porta i Magi in piazza

GUALDO TADINO – Con l’arrivo dei Re Magi su tre imponenti cammelli, si è concluso il presepio vivente “Venite Adoremus”, l’ultima di una serie di iniziative organizzate da Porta San Facondino negli scorsi mesi. “Con questa costellazione di eventi – che ha avuto come poli principali “Capezza”, la prima mostra mercato del cavallo, del mulo e del somaro, e il presepio “Venite Adoremus” – la famiglia gialloverde ha voluto riproporre alcune fondamentali tradizioni lavorative e culturali della città, il legame con la montagna e con i vari aspetti della ruralità, la messinscena di sacre rappresentazioni, insieme alla riscoperta e alla valorizzazione delle sue risorse ambientali, storiche e architettoniche, il quartiere della Capezza, appunto, e l’Istituto delle suore del Bambin Gesù”, spiega il priore Fabio Pasquarelli.

cammello2E’ stato un successo di pubblico, nelle quattro giornate del presepe vivente, culminate con l’Epifania, nella grande serata dedicata all’arrivo dei Re Magi, salutati da un foltissimo pubblico sia in piazza Martiri della Libertà al loro passaggio nel centro storico, sia presso l’istituto Bambin Gesù dove in tanti hanno anche approfittato per fare una foto vicino ai cammelli, nei momenti in cui non erano impegnati nella rappresentazione. Unanime l’apprezzamento di chi ha visitato “Venite Adoremus”, con l’invito a ripetere, nel corso degli anni, questa esperienza. Complimenti che sono stati apprezzati dai portaioli di San Facondino e dalle suore del Bambin Gesù, che hanno accolto la proposta della Porta e messo a disposizione gli orti. Un lavoro corale che ha permesso di raggiungere questo risultato.

cammello3“Il ringraziamento mio e della priora Elisa Paciotti – conclude Pasquarelli – va alle persone che, dedicando tempo e attenzione a tali manifestazioni, ne hanno sancito il successo e l’apprezzamento. E soprattutto a tutti coloro grazie al cui impegno, entusiasmo e amore è stato reso possibile un progetto coraggioso e innovativo che, partendo dall’esperienza dei Giochi de le Porte, ha saputo aprirsi ad una dimensione di più grande respiro, valida per tutta la comunità non soltanto gualdese. Ancora grazie”.

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