Gubbio, al cinema Astra “Per un pugno di dollari” insieme a Steve Della Casa

GUBBIO – Dopo l’omaggio dedicato al regista Luca Ronconi, a un anno dalla sua scomparsa, con la proiezione del film documentario ‘La scuola d’estate’ di Jacopo Quadri, è in programma un nuovo importante appuntamento al Cinema Astra. Domani mercoledì 24 febbraio Steve Della Casa, il conduttore del mitico programma radiofonico ‘Hollywood party’, insieme a Giuseppe Carbone, infaticabile ‘promoter’ degli appuntamenti al Cinema, presenterà vere ‘chicche’.

Alle ore 17 e in replica alle 22, ci sarà la proiezione della pellicola cult ‘PER UN PUGNO DI DOLLARI’ di Sergio Leone e alle ore 21 il documentario ‘I TARANTINIANI’, durata 45 minuti, co-diretto da Steve Della Casa con Maurizio Tedesco, dedicato al cinema “di genere” considerato di ‘serie B’ , dallo ‘Spaghetti Western’ al poliziesco all’horror, che portò soldi e successo al l’Italia tra gli anni Sessanta e Settanta. “Tarantiniani” è l’aggettivo coniato dopo la dichiarazione d’amore che il regista statunitense Quentin Tarantino ha rivolto a questo filone, da cui ha estrapolato storie personaggi e linguaggio, per poi manipolarli e (ri)creare la sua opera: Tomas Milian, Sergio Leone, Barbara Bouchet, Edwige Fenech, Mario Caiano, Ruggero Deodato, Franco Nero, Fabio Testi, Giuliano Gemma, Riccardo Freda, sono alcuni degli artisti coinvolti inconsapevolmente in una vera e propria rivoluzione nel cinema di quegli anni. Questo documentario è il racconto corale di quelle storie, reso ancora più divertente ed esilarante dalle battute di Enzo G. Castellari, e dall’accento metà romano e metà ispanofono di Tomas Milian. ‘Per un pugno di dollari’ del 1964 (firmato da Sergio Leone con lo pseudonimo tutto americano di Bob Robertson), ha creato dei veri e propri archetipi del cow-boy.

Al film viene riconosciuta una grandezza dovuta non soltanto al fascino di Clint Eastwood, ma anche ai tempi “rallentati” che Leone impose durante le riprese, in assoluta contraddizione con il resto del cinema di quei tempi che iniziava a velocizzarsi. E’ l’inizio del genere che la critica appellò in maniera dispregiativa come “Spaghetti Western”; seguirono ‘Per qualche dollaro in più’ e ‘Il buono, il brutto e il cattivo’. La colonna sonora di Ennio Morricone ebbe un grande successo anche sul mercato discografico, ed è celebre anche per il brano fischiato, eseguito dal maestro Alessandro Alessandroni.

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