Gubbio, mostre e convegni per l’iniziativa dei 1600 anni del Decretale

GUBBIO –  Il 28 marzo, presso il museo civico di Gubbio al Palazzo dei Consoli, aprirà la mostra che vedrà, tra i vari oggetti esposti, anche un’antica copia della Lettera Decretale. L’iniziativa è compresa nel ricco calendario di appuntamenti, sia religiosi che culturali organizzati dalla diocesi di Gubbio per celebrare i 1600 anni della Lettera Decretale scritta da papa Innocenzo I al vescovo di Gubbio Decenzio. Tra le altre iniziative in programma si ricorda venerdì 18 marzo il convegno scientifico internazionale, presso il Pontificio ateneo Sant’Anselmo di Roma, in cui verranno discusse le ultime ricerche storiche, liturgiche e dottrinali effettuate sulla Lettera stessa.

Sabato 19 marzo a Gubbio, giorno dell’anniversario, presso la Chiesa di San Pietro, una tavola rotonda rileggerà la Lettera come “un documento antico per una Chiesa attuale”, proponendo degli spunti per le attività pastorali dei nostri giorni. Interverranno la professoressa Clara Burini De Lorenzi dell’Università degli Studi di Perugia e il cardinale Ennio Antonelli, presidente emerito del Pontificio consiglio per la Famiglia e già vescovo di Gubbio. Al termine sarà celebrata la Santa Messa, che sarà presieduta dall’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, cardinale Gualtiero Bassetti. Tra gli eventi in calendario per il centenario, c’è anche la 67esima Settimana liturgica nazionale, che sarà ospitata proprio a Gubbio alla fine del mese di agosto. La Lettera Decretale rappresenta un documento fondamentale per la diocesi di Gubbio, il più antico a oggi pervenuto che ne attesti l’esistenza e “al quale fare riferimento ogni volta in cui si guarda alla storia della diocesi”, come sostiene il Comitato organizzatore delle celebrazioni programmate per il sedicesimo centenario. La diocesi eugubina, attraverso il comitato organizzatore, auspica che la memoria della Decretale possa aiutare “le diverse comunità cristiane a recuperare un tratto della propria storia e delle proprie radici, dall’altra sarà occasione per approfondire il valore dei sacramenti e il significato della prassi liturgica”.

 

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