Il Popolo della famiglia chiede il “Reddito di maternità” e avvia la raccolta firme

ASSISI – Da Santa Maria degli Angeli in Assisi è partita la raccolta firme per la proposta di legge sul reddito di maternità, già depositata in Cassazione dal Popolo della Famiglia. Il tema centrale dell’incontro, tenuto dal Presidente nazionale, Mario Adinolfi, è stato la questione stringente e necessaria di un rinnovato sodalizio tra etica e politica, le cui radici si rintracciano nell’appello ai “Liberi e forti” di Don Sturzo, seguito poi dalla parabola ascendente di De Gasperi e dell’esperienza trentennale della Democrazia Cristiana. Un rinnovato appello viene rivolto a quel popolo che oggi vuole fare politica, ispirandosi ad un’etica di metodo e di merito, rispondendo in questo modo al vuoto creato, nelle presente legislatura, dalla totale assenza di un partito di ispirazione cristiana.

Questo il testo della proposta di legge:

PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE

Istituzione dell’indennità di maternità per madri lavoratrici nell’esclusivo ambito familiare

Articolo 1. Si istituisce l’indennità di maternità per madri lavoratrici nell’esclusivo ambito familiare. Tale indennità, pari a dodicimila euro annui netti privi di carichi fiscali o previdenziali, è riconosciuta su richiesta da avanzare presso il Comune di residenza, alle donne madri cittadine italiane. La richiesta dell’indennità di maternità può essere avanzata dalle aventi diritto entro quindici giorni dalla nascita di un figlio (o figlia) o dalla sentenza di adozione che riconosce una maternità adottiva. Per ogni bambino può essere prodotta unicamente una domanda da una sola donna. Tale donna otterrà l’indennità di maternità per i primi otto anni di vita del figlio in assenza di altri redditi o impegni lavorativi, scegliendo dunque di dedicarsi in via esclusiva alla condizione di madre lavoratrice nell’ambito familiare con particolare riguardo alla cura dei figli. In caso di assunzione di impegni lavorativi esterni alla cura familiare, l’indennità di maternità si interrompe. La durata di otto anni riparte alla nascita di ogni figlio. Alla nascita del quarto figlio l’indennità riconosciuta alla madre diventa vitalizia. L’indennità è vitalizia anche in caso di nascita di figlio disabile, sempre in occorrenza del pre-requisito della attività esclusiva di lavoro di cura familiare scelto dalla donna madre. Per l’indennità di maternità sono stanziati 3 miliardi annui dal fondo della presidenza del Consiglio per la famiglia e le pari opportunità nel triennio 2020-2022.

 

Ufficio Stampa del Popolo della Famiglia – Umbria

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