Legalità, gli studenti del Volta incontrano il magistrato Giuseppe Ayala

PERUGIA – Nell’ambito del progetto ‘Sulle orme di Giovanni’ dedicato al magistrato scomparso Giovanni Falcone, gli studenti di dodici classi dell’Istituto tecnico tecnologico ‘Alessandro Volta’ di Perugia hanno incontrato il magistrato Giuseppe Ayala, che fu pubblico ministero al maxiprocesso di Palermo. Il laboratorio-incontro coordinato da Loredana Introini e da Salvatore Benintende della Fondazione Giovanni e Francesca Falcone si è tenuto ieri, nell’aula 3 del dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli studi di Perugia, alla presenza anche del vicedirettore del dipartimento di Giurisprudenza Livia Mercati.

“Il progetto – ha spiegato Tiziana Guerrini, docente di lettere dell’Itts ‘Volta’ – nasce per volontà di Rita Coccia, la dirigente scolastica, che nell’ottobre 2015 ha accolto l’avviso del Miur per il finanziamento del progetto che rientra nel piano nazionale per la cittadinanza attiva e l’educazione alla legalità. Partito lo scorso anno con la partecipazione dei nostri studenti, a Palermo, alla manifestazione per il 24esimo anniversario della strage di Capaci, ‘Sulle orme di Giovanni’ si concluderà il 10 maggio a Perugia con un evento che vedrà la presenza di Maria Falcone, sorella di Giovanni”. Tali iniziative sono organizzate insieme alla Fondazione Falcone che nasce con lo scopo di promuovere la cultura della legalità nella società e nei giovani in particolare, favorendo attività culturali, di studio e di ricerca che favoriscano lo sviluppo di una coscienza antimafiosa. “Un programma condiviso con la scuola – ha affermato Loredana Introini, coordinatrice del progetto della Fondazione Falcone – per far conoscere ai ragazzi le competenze e gli aspetti umani che hanno caratterizzato la vita di Falcone. Il dottor Giuseppe Ayala, in questo caso, svolge un duplice ruolo: da un lato quello di fornire una testimonianza sia del maxiprocesso che dell’attività svolta da Falcone nella lotta alla criminalità organizzata, dall’altro quello di poter raccontare il lato affettivo dell’uomo Giovanni Falcone”. “Ne ho fatto una forma di volontariato – ha ammesso Giuseppe Ayala –, infatti, da quando sono in pensione, vado in moltissime scuole e università italiane a parlare con i giovani perché tra gli insegnamenti che ho ricevuto ce n’è stato uno in particolare che mi ha colpito: quello di Rocco Chinnici che fu il primo a capire l’importanza di parlare con i giovani di legalità. Una mattina mi disse: oggi sono stato in una scuola a seminare. Gli chiesi il significato. Lui mi rispose: se metti il seme è possibile che la pianta cresca, ma se non lo metti non crescerà sicuramente. Andiamo nelle scuole a piantare il seme della legalità sperando poi che le piante crescano”. Durante l’iniziativa, sono stati elencati i lavori realizzati dagli studenti nell’ambito del progetto ‘Sulle orme di Giovanni’ che saranno poi presentati durante l’evento conclusivo. Tra questi la realizzazione di un sito dedicato a Giovanni Falcone, ma anche approfondimenti sulle ecomafie e sulle infiltrazioni mafiose in Umbria.

Inoltre, è stato proiettato un filmato sul lavoro svolto dal magistrato Falcone prima e durante il maxiprocesso di Palermo.

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