“Moschea” di Umbertide, Guasticchi: “Forti perplessità. Necessità di verificare bene il progetto di un centro di culto che una volta realizzato sarebbe tra i più grandi d’Italia”

Il consigliere regionale Marco Vinicio Guasticchi torna sulla questione relativa alla costruzione della “moschea di Umbertide” discussa ieri nell’Aula di Palazzo Cesaroni e ribadisce le proprie “forti perplessità” sulla questione. Sottolinea in sostanza la necessità di “verificare bene un progetto che farebbe della moschea umbertidese una delle più grandi d’Italia e, soprattutto, di fare chiarezza sulla provenienza dei soldi necessari alla realizzazione”.

“Il Comune di Umbertide – aggiunge Guasticchi – non ha attivato alcuna forma di partecipazione e questa struttura si costruirà in totale assenza di chiarezza, a partire dal problema delle risorse, che si possono stimare in poco meno di due milioni di euro e che non si sa da dove provengono, certo non solo dalla colletta della comunità islamica di Umbertide che non ha grande consistenza. Mi preoccupa – ha aggiunto Guasticchi – il fatto che tali scelte non vengano minimamente condivise: non siamo di fronte alla costruzione di una palestra. È una forzatura architettonica, sociale e religiosa, fatta su dei presupposti non chiari. La Regione faccia chiarezza: un centro islamico così grande a cosa serve, a catalizzare tutta la presenza islamica in Umbria?”.

Guasticchi rileva che “l’appello” da lui lanciato “ha fatto breccia su tutta l’Aula: esponenti di tutti i gruppi hanno avanzato rilievi critici, tanto che anche il capogruppo del Pd ha ammesso che ‘serve un approfondimento e l’assunzione di maggiore informazione’.  E tutti i gruppi dell’Assemblea hanno accolto i rilievi da me esplicitati e la proposta di rinviare l’atto in Commissione per i necessari approfondimenti. Occorre verificare tutti gli aspetti riguardanti un progetto molto discutibile e non condivisibile, ed è opportuno convocare in audizione in Commissione regionale i soggetti interessati, a cominciare dagli amministratori comunali di Umbertide, attuali e passati. Nel caso specifico di Umbertide – spiega – chiedo che si verifichi a fondo sia l’opportunità che la regolarità della costruzione di una struttura che diventerebbe uno dei luoghi di culto islamico più grandi del centro Italia. Una macrostruttura che occupa una superficie di 1200 metri quadrati, con un minareto che supererà i 9 metri di altezza. Tutto questo in assenza del necessario confronto e coinvolgimento dei cittadini che in altre città è avvenuto. Rispetto a ciò si pone l’interrogativo che l’edificio in costruzione possa diventare in realtà la moschea di riferimento degli islamici a livello nazionale”.

“Sicuramente – aggiunge Guasticchi – gli atti tecnico-amministrativi saranno tutti legittimi e regolari ma rispetto alle grandi problematiche di opportunità che caratterizzano questa vicenda le responsabilità politiche dell’amministrazione di Umbertide sono enormi, tali da legittimare la richiesta di un attenzione particolare della Regione e del Governo nazionale su una questione che, nel contesto sociale di questa città di poco più di 15mila abitanti, ha un peso grandissimo. Umbertide – sottolinea il vicepresidente dell’Assemblea legislativa – è una comunità che è stata sempre accogliente e inclusiva, aperta al dialogo e al confronto culturale e religioso, ma ora fortemente turbata da questo atto. Rinnovo quindi al gruppo della Lega la proposta di modificare il dispositivo della mozione, tralasciando la richiesta di una moratoria nazionale e puntando invece l’attenzione sul caso specifico di Umbertide. Dobbiamo chiedere una verifica di tutti gli aspetti riguardanti la realizzazione di un progetto molto discutibile e allo stato delle cose non condivisibile”.

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