Norcia, il Wwf contro “l’ecomostro” di Castelluccio

NORCIA – Il Wwf ribadisce la propria contrarietà a quello che definisce l’Ecomostro, il Deltaplano di Castelluccio. “La vicenda dell’Ecomostro di Castelluccio avversato dalla nostra associazione – dice il presidente dell’associazione Sauro Presenzini – (che ha visto in due giorni oltre 20.000 visuaizzazioni), non attiene gli abitanti di Castelluccio (per i quali, purtroppo ancora non sono pronte nemmeno le piazzole per installare le casette), e non riguarda i commercianti e gli imprenditori/artigiani di Castelluccio, chiunque essi siano”.

“Questo centro commerciale “alieno”, che deturpa in maniera stabile e irreversibile un’ambiente, un panorama, una visione estetica d’insieme, un’unicità mondiale all’interno di un parco nazionale, che è rimasta inalterata per millenni, …fino all’arrivo di certa politica, la quale, in occasione del tragico evento del terremoto, in arrogante solitudine ha deciso per tutti cosa fosse meglio fare, dove fosse meglio collocarlo, come fosse meglio realizzarlo. Avremmo potuto avanzare mille critiche e sollevare dubbi circa questo metodo fintamente partecipato, ma abbiamo ingoiato il rospo, per non ritardare il rilancio economico della zona, per non ostacolare la ricostruzione, abbiamo chiuso gli occhi, anche su fatti gravi, …ma quello che non possiamo tacere e non ostacolare con ogni mezzo, in ogni modo, in ogni sede è: LA MANCATA GARANZIA SCRITTA E PROGETTUALE CHE AL TERMINE DELLA FASE DI RICOSTRUZIONE (10-15-20 anni che saranno necessari) QUESTO ECOMOSTRO, ALIAS CENTRO COMMERCIALE, VERRA’ IMMANCABILMENTE SMANTELLATO ( E NON RICONVERTITO IN QUALCOSA D’ALTRO)!!!!”.

“Il WWF di Perugia, non è di certo contro l’attuale necessità e provvisorietà dell’opera emergenziale, …MA CONTRO UN MODO TARTUFESCO DI FAR APPARIRE UNA COSA PROVVISORIA, SENZA NESSUNA GARANZIA SCRITTA CIRCA IL SUO “FINE VITA”, LO SMANTELLAMENTO E OVVIAMENTE… IL RIPRISTINO DELLO STATO DEI LUOGHI!!!. Senza girarci troppo attorno, avere dei ristoranti, bar, attività commerciali con affaccio e terrazza, con vista sul “Pian Grande” di Castelluccio, fa gola a molti e sarebbero disposti a spendere milioni di euro per uno spazio permanente (è come avere una vista unica su una delle 7 meraviglie del mondo). Si dica chiaro, senza artifizi lessicali, se questo ecomostro rimarrà li per sempre! Non ci sono garanzie scritte e se ci è permesso, il “biglietto da visita” della politica di oggi, ci autorizza a pensar male. Se non giungessero entro breve, le richieste garanzie a tutela di un bene pubblico collettivo, il WWF Perugia suo malgrado, incaricherà l’Avv. Valeria Passeri oltre ad inoltrare diffida urgente alla Regione Umbria e Protezione Civile, a procedere ultriormente nel preparare un ricorso al TAR contro questo progetto, viste le numerose censure procedurali già individuate, ma anche contestuale richiesta di sequestro penale dell’area da parte dell’Autorità Giudiziaria, con ipotesi di violazioni penali a carico di ignoti (per il momento), ripercorrendo sostanzialmente, l’analoga e già nota vicenda dei fatti già accaduti a Norcia, di più, di valutare anche l’invio dei documenti necessari, per l’apertura di una procedura d’infrazione da parte della Corte di Giustizia Europea nei confronti dell’Italia (visto che buona parte dei denari per la ricostruzione, sono di fonte comunitaria)”.

 

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