“Dieci ore di attesa per una lastra”: cittadini e anziani abbandonati. La denuncia della Uil

PERUGIA – “Dieci ore di attesa per una lastra, un piano sanitario finito nei cassetti e riorganizzazioni che procedono surrettiziamente, senza la condivisione dei cittadini e neanche delle istituzioni locali che, in alcuni casi, dovrebbero difendere molto di più i territori e i diritti dei cittadini”. La Uil Pensionati dell’Umbria torna a sottolineare le carenze e le difficoltà della sanità regionale. L’episodio citato dalla segretario regionale Elisa Leonardi si riferisce alla denuncia contenuta in una lettera scritta da Gianfranco Mascia, marito della paziente costretta a dieci ore di attesa al Pronto soccorso dell’ospedale di Terni.

“Quello che appare ai cittadini – spiega la segretaria regionale Uil pensionati dell’Umbria, Elisa Leonardi – è una sanità che va avanti secondo una politica dell’improvvisazione, con azioni spot e la mancanza di una logica e di un coordinamento, ma soprattutto di una condivisione. Non c’è stato infatti alcun accordo e nessun confronto con le parti sociali e le organizzazioni sindacali per capire cosa fare di un Piano sanitario che abbiamo duramente contestato in quanto, a differenza della necessità, allontana la medicina dal territorio. In questo quadro i cittadini e gli anziani sono quindi sempre di più abbandonati. Ne è esempio l’ultimo caso degli attacchi hacker che hanno bloccato il sistema di prenotazione per diversi giorni, dimostrando ancora una volta la vulnerabilità della nostra rete”.

“Il caso più eclatante di questo modus operandi – aggiunge Leonardi – è relativo a quello che sta avvenendo a Spoleto, dove pur avendo il sindaco Sisti manifestato la contrarietà al progetto del ‘terzo polo ospedaliero’ e pur non essendo arrivata alcuna autorizzazione dal ministero della Salute, si sta procedendo surrettiziamente alla sua attuazione con lo smantellamento di alcuni reparti, come quello di pediatria. Per settembre verranno portate via le attrezzature ed è stato pubblicato un avviso pubblico per l’individuazione del nuovo primario di Pediatria di Foligno e Spoleto. Il tutto sopra la testa dei cittadini che vedono infrangersi qualsiasi tipo di speranza sul mantenimento del punto nascita e del reparto. Ci stupisce anche la mancanza di reazioni da parte di chi, come il Comune di Spoleto, si era opposto al terzo polo e ora lascia che questo si attui senza opporre alcuna resistenza”.