Perugia, a Villa Umbra convegno “Dalla classe dei somari alla classe di tutti”

PERUGIA – “Quest’anno ricorrono quarant’anni dalla Legge 517 che aprì le porte delle scuole comuni ai bambini ed ai ragazzi disabili. Nel 1977 è iniziato questo percorso che vede l’Italia unico Paese al mondo ad avere una legge di questo genere. Era un periodo politico, economico, storico ed anche sociale molto diverso da quello che abbiamo oggi, per cui questo alto atto politico che fu fatto, fu fatto anche grazie alle pressioni di una società più attenta, meno indifferente”.

Con queste parole Maria Pia Serlupini, Garante Regionale per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Umbria, ha introdotto i lavori del seminario “Dalla classe dei somari alla classe di tutti . . . ma i bambini si perdono ancora nel bosco?” ospitato ieri pomeriggio a Villa Umbra.

L’incontro di ieri è la seconda edizione di un percorso iniziato a gennaio di quest’anno, promosso da Regione Umbria, dal Garante Regionale per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Umbria e dalla Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica. A portare i saluti all’auditorio, composto da oltre 130 iscritti, in prevalenza insegnanti di ogni ordine e grado ed operatori socio sanitari, anche l’Assessore della Regione Umbria, Professor Antonio Bartolini.

“Nel primo incontro – chiarisce Maria Pia Serlupini – abbiamo ripercorso la storia e la nascita della Legge 517, in questo secondo intervento abbiamo analizzato il contesto attuale in relazione all’inclusione, quali sono i problemi che affronta la scuola, quale formazione occorre adesso per gli insegnanti, non soltanto per gli insegnanti specializzati, quali sono le sofferenze della famiglia e lo stato dei servizi, rimettendo all’attenzione di tutti il fatto che per crescere un bambino ci vuole un villaggio inclusivo. Un villaggio capace d’includere tutte le differenze ed in particolar modo capace di riconoscere non solo la diversità ma anche il valore della differenza stessa. Il percorso intrapreso a Villa Umbra – conclude il Garante Regionale per l’Infanzia e l’Adolescenza – rappresenta un prezioso input a riflettere in questo senso perché ciascuno di noi è responsabile di quello che accade”.

La tavola rotonda, protrattasi per tutto il pomeriggio, è stata coordinata da Gabriele Goretti, Dirigente scolastico, ed ha visto intervenire Silvia Fornari, Francesca Pinna, Laura Arcangeli, Angiolo Pierini, Moira Paggi. Le conclusioni sono state affidate al Professor Andrea Canevaro, padre della pedagogia speciale, in collegamento telefonico da Bologna.

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