Perugia, al Parco della Pescaia ci si prende cura dei malati di Alzheimer

PERUGIA – Preso in gestione dall’Associazione per i diritti degli anziani (Ada) Umbria circa un anno e mezzo fa, in un periodo in cui versava in uno stato di particolare degrado, il parco della Pescaia di Perugia si sta invece ora caratterizzando sempre più come centro associativo e sede di progetti rivolti a giovani e anziani. Tra questi, partirà lunedì 25 febbraio la nuova iniziativa dei ‘Caffè Alzheimer’ che ha l’obiettivo di migliorare la conoscenza della patologia e favorire la socializzazione delle persone malate, così da ottenere la massima capacità di autogestione possibile. Il progetto, realizzato dalla stessa Ada Umbria in collaborazione con la cooperativa sociale Asad, è stato presentato nella casa del parco mercoledì 20 febbraio. A illustrarne i dettagli sono stati Ada Girolamini, presidente di Ada Umbria, e Liana Cicchi, presidente di Asad. Sono intervenuti anche Francesco Ciurnella, segretario regionale di Uil pensionati Umbria, e Dramane Diego Wagué, assessore a partecipazione e associazionismo del Comune di Perugia.

“Con questi incontri – ha spiegato Ada Girolamini – cerchiamo di essere di sostegno alle famiglie e di aiutare le persone con tale patologia a mantenere il più possibile la propria dignità: i percorsi saranno personalizzati in base alla gravità della malattia. In questo modo la casa del parco si arricchisce di un’ulteriore offerta e di un nuovo servizio. Un motivo in più perché i cittadini si riapproprino appieno di questo spazio meraviglioso”. Il progetto, finanziato da Banca Intesa Sanpaolo, durerà tre mesi e prevede ventiquattro incontri gratuiti con cadenza bisettimanale, che si svolgeranno ogni lunedì mattina dalle 9 alle 12, e il giovedì pomeriggio dalle 15 alle 18, fino al 23 maggio, esclusi i giorni festivi. Vi potranno prendere parte, per ciascun incontro, non più di otto persone malate di Alzheimer accompagnate dai propri familiari. Queste saranno seguite dalla responsabile del progetto Rosella Carroli, dalla psicologa Giovanna Chiavini, dall’animatrice e oss Monica Rossini, dall’oss Francesco Arcelli e da volontari che svolgeranno attività di assistenza, musicali, motorie, di animazione e di pet therapy. Alla fine del percorso verrà tracciato un bilancio del progetto e verranno presentati i risultati ottenuti, così da valutare come proseguire in futuro su questa strada. “L’Alzheimer – ha ricordato Liana Cicchi – è una malattia degenerativa che ha un fortissimo impatto nella persona malata ma anche nel nucleo familiare che lo accoglie. Con i Caffè Alzheimer, operatori che hanno specifiche competenze in questo campo si confrontano con le famiglie, parlano con loro, fanno attività e socializzano. Per la persona colpita da demenza è infatti fondamentale mantenere rapporti con la società e con l’esterno. Purtroppo, da questa malattia non si può guarire, ma attraverso certe attività si può comunque migliorare la qualità della vita”. Per informazioni: ada.umbria@gmail.com, 075.8670589 oppure 349.5891111.

Accanto a questa nuova attività, proseguono le iniziative promosse da Ada Umbria per rivitalizzare e riqualificare definitivamente il parco della Pescaia, tra cui i corsi di stimolazione cognitiva in svolgimento in questi giorni. “Qualche ‘personaggio’ capita ancora, ma la situazione del parco è molto migliorata in questi mesi grazie alla nostra forte presenza – ha sottolineato Girolamini –. Ora stiamo redigendo il programma di attività estive che presenteremo a breve. Dobbiamo dire un grande grazie ai nostri volontari ma senza fondi difficilmente possiamo portare avanti i nostri progetti. Ben vengano tutti coloro, istituzioni, privati e imprese, che vogliono contribuire a ridare vita a questo bellissimo parco”.

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