Perugia, Atelier Bella BagArt: prima start up per donne vittime di violenza

PERUGIA – Una start up artistica ed etica quella nata dalla collaborazione fra l’imprenditrice e storica dell’arte Cateria Calabresi e l’associazione Libertas Margot, che si occupa di violenza di genere: il progetto riguarda la produzione di borse che riproducono soggetti artistici e originali, fatte da donne che vogliono ricominciare o socie dell’associazione. Il progetto si inserisce nell’ottica di fornire aiuti concreti alle donne vittime di violenza o alle donne che non hanno momentaneamente lavoro o che vogliono mettersi alla prova con un progetto imprenditoriale e va inserito nell’ambito delle iniziative che l’associazione sta portando avanti contro la violenza di tipo economico.

Il progetto è stato realizzato grazie all’impegno della consigliera di Parità della Regione, Elena Tiracorrendo e alla disponibilità dell’imprenditrice Caterina Calabresi che ha condiviso gratuitamente con l’associazione il marchio Bella BagArt, con cui produce shopping bags ispirate al mondo dell’arte. Il ricavato delle borse vendute con il doppio marchio – Bella BagArt e Libertas Margot – sarà interamente devoluto alle socie di Libertas Margot che le producono e a finanziare il prestito d’onore alle vittime di violenza.

Caterina Calabresi ha fornito al pool delle socie di Libertas Margot che lavora al progetto, oltre al marchio, tutto il Know how per la realizzazione delle borse e ha organizzato una giornata di formazione con cui le socie di Libertas Margot hanno imparato a fare le borse. Le Bella BagArt sono shopping bags in Pvc trasparente con un interno stampato con la riproduzione si soggetti artistici, personalizzabile. Le borse sono numerate e firmate dalla Calabresi, ogni soggetto viene prodotto in poche copie e i materiali di cui è costituito sono di ottima qualità. Per questo portare con sè una Bella BagArt significa indossare una borsa moderna, sportiva, unica nel suo genere, ispirata al mondo dell’arte e simbolo dei valori della solidarietà. “E’ come portare un museo a cielo aperto” ha spiegato Caterina Calabresi.

Le prime due linee di borse prodotte in collaborazione con Libertas Margot riproducono i quadri e i disegni di una giovane artista perugina, Martina Covarelli, che li ha donati all’associazione  e alcune immagini del fotografo  del “Il Messaggero” Angelo Papa.

“Ho creato le Belle BagArt quando ho sentito un ministro dire che con la cultura non si mangia. Ho fatto una lunga ricerca dei materiali, perchè la borsa sia resistente e di design, arrivando a trovare la forma  che si ispira alle proporzioni auree e ho inserito all’interno la riproduzione di soggetti artistici – ha spiegato Caterina Calabresi – per creare un valore aggiunto alla borsa.E’ una operazione di trans pop art: se Andy Warhol ha portato oggetti del quotidiano nei musei, noi, con Bella bag Art liberiamo le opere d’arte e le portiamo in giro ovunque, creando un enorme e diffuso museo a cielo aperto. Il progetto è già entrato nelle scuole come alternanza scuola/lavoro. La collaborazione con Libertas Margot, l’associazione che tutela le vittime di violenza di genere e che sostiene le donne arricchisce ancora di più la borsa dei valori della solidarietà e del rispetto”.

“Il lavoro della consigliera di Parità mi ha permesso di conoscere molte donne attive e impegnate, che hanno grande professionalità. Una di queste è Caterina Calabresi. Conoscendo anche la sua sensibilità per i temi del sociale ho pensato di metterla in contatto con  Libertas Margot, che cercava di realizzare progetti che aiutassero concretamente le donne – ha spiegato Elena Tiracorrendo, consigliera di Parità della Regione Umbria – Per questo sono contenta di tenere a battesimo questo nuovo progetto che spero possa crescere e rendere autonome le donne che vi lavorano. Questo progetto è importante perchè viene annunciato quando è già partito ed è un fatto concreto. Ora dobbiamo aiutarlo e dargli le ali”.

“Il Comune di Perugia è orgoglioso di ospitare la nascita di questa iniziativa – ha detto il presidente del consiglio comunale Leonardo Varasano i – che va nella direzione di sostenere e rendere autonome donne che in questo momento non hanno lavoro. L’iniziativa ha solide basi, quelle della solidarietà  e del rispetto degli uomini e delle donne in quanto tali, come persone uniche e speciali, ma anche quelle della capacità imprenditoriale che, insieme, non possono che dare buoni frutti. L’augurio è che questa iniziativa cresca e diventi autonoma”.

“Come associazione crediamo fortemente in questo progetto a cui stiamo lavorando da mesi – ha detto Vanna Ugolini, presidente dell’associazione Libertas Margot – Crediamo che il percorso dell’aiuto concreto alle donne che sono in rinascita sia la strada maestra da percorrere e, quindi, celebriamo la giornata contro la violenza alle donne con una riposta fattiva. Organizzare il laboratorio, reperire i materiale, formare le donne che partecipano all’iniziativa imprenditoriale è stato complesso, ma siamo convinti di questo progetto e delle potenzialità che ha. Soprattutto siamo convinti delle enormi potenzialità che hanno le cinque socie che si sono messe al lavoro con impegno e voglia di fare e speriamo che presto possano diventare un’impresa autonoma che cammina da sola. Non possiamo che ringraziare Elena Tiracorrendo e Caterina Calabresi per la disponibilità e la generosità dimostrata e gli artisti Martina Covarelli e Angelo Papa>. “Abbiamo cominciato questa avventura con grande entusiasmo e crediamo molto anche nelle potenzialità che ha questo lavoro – ha spiegato Valeria Della Bella, socia di Libertas Margot e impegnata nel progetto –  lavorare con oggetti artistici, con il bello e in armonia ci dà molta carica. Speriamo veramente di riuscire a far crescere questo progetto”. Le borse per ora non sono in vendita ma si possono avere facendo una donazione o iscrivendosi all’associazione Libertas Margot. Tutte le informazioni si trovano sul sito dell’associazione: www.margotproject.org o sulla pagina facebook Atelier Bella BagArt – Libertas Margot da lunedì 28 novembre

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