Perugia, “Chi e perché ha ucciso Aldo Moro”, Gero Grassi ripercorre l’inchiesta

PERUGIA – (A.O.)  E’ stata discussa la figura quanto mai attuale di Aldo Moro nel convegno “Chi e perché ha ucciso Aldo Moro”, organizzato dal gruppo dei deputati del Partito democratico, che ha fatto tappa nella Sala Falcone e Borsellino della Provincia di Perugia. Presente anche una nutrita rappresentanza di deputati umbri, come il sottosegretario Gianpiero Bocci, Giampiero Giulietti, Valter Verini e Anna Ascani. In prima fila anche i consiglieri regionali Andrea Smacchi e Manlio Mariotti. “Da Moro è iniziata una storia che ha segnato le generazioni successive e parlar e oggi – ha detto l’onorevole Ascani – significa ripercorrere la strada imboccata”.

Iniziativa particolarmente apprezzata anche dal segretario regionale Giacomo Leonelli. “Troppo nel Pd si discute di questioni spesso poco edificanti, soprattutto in una fase elettorale come questa. Poco invece della storia che ci appartiene. Con questo convegno si da un segnale diverso, non ci si occupa solo di beghe politiche. Moro è stato il simbolo di quegli anni, insieme a Piazza Fontana. Credo che se c’è una missione che tutti dobbiamo sentire nostra, è quella di non sotterrare mai l’ascia di guerra della voglia di verità. Un impegno che dovremo prenderci sempre, anche per le future generazioni”.

Dalla presidente della Regione Catiuscia Marini il collegamento ai fatti epocali accaduti in Francia: “Ci sono punti di contatto in una storia che cambia – ha detto la Marini – Ha senso che questo lavoro non sia solo degli storici, ma anche del Parlamento”, ha concluso, riferendosi alla commissione d’inchiesta sul rapimento e sull’omicidio in Parlamento.

A Gero Grassi, vicepresidente dei deputati della Camera e membro della commissione d’inchiesta, è toccato entrare nello specifico della questione, ripercorrendo e illustrando tutti i punti salienti della vicenda, sui quali la commissione parlamentare sta indagando. Con alla mano date e fatti, Grassi in pochi minuti ha ripercorso “fatti e non opinioni”, emersi in anni di indagini e commissioni.

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