Perugia, nasce il “Nuovo corriere nazionale”. Direttore Giuseppe Castellini

PERUGIA – Nasce domani alla Sala dei Notari il “Nuovo Corriere Nazionale”, quotidiano interregionale con formato e colori europei, caratterizzato anche un manifesto dei valori.  Il Nuovo Corriere Nazionale sarà presentato alle ore 17, nella Sala dei Notari. Successivamente sarà presentato nelle altre realtà in cui è prevista l’uscita: dopo l’Umbria, il Lazio, l’Abruzzo, e Firenze e Siena. Il primo numero è previsto per il 5 marzo, mentre l’uscita a Roma e nel Lazio avverrà il 19 marzo. Direttore è Giuseppe Castellini, che ha già diretto per 10 anni il Giornale dell’Umbria, mentre presidente della società editoriale è Augusto Vasselli, per lunghi anni in Banca d’Italia. L’iniziativa è sostenuta da piccoli e medi imprenditori del centro Italia. Il giornale sarà di 48 pagine, con 24 di dorso nazionale e altrettante di dorso regionale per ogni realtà dove uscirà.

“Un atto di coraggio e di speranza, uno scatto in avanti – affermano il direttore Castellini, il presidente Vasselli e i rappresentanti delle Pmi sostenitrici dell’iniziativa – per non arrendersi al declino, per dare concretezza alla necessità di una stampa autorevole perché libera, perché convinti che sostenere un organo di informazione sia sostenere la democrazia e aumentare il capitale civile e sociale delle nostre comunità”. Il quotidiano, tra l’altro, è in sinergia con una società di produzione televisiva e a breve sarà dotato anche di una web radio.

Innovativa viene definita anche l’idea di presentarsi con un Manifesto dei valori, che sarà ufficialmente presentato lunedì e che rappresenta la “stella polare” del nuovo quotidiano. In esso si legge tra l’altro: “noi crediamo che sia necessario ispirarsi, nel fornire la nostra informazione, a principi atti a promuovere, a tutti i livelli, il valore della libertà, intesa nel suo senso più autentico, che include anche il valore della solidarietà. Poiché libertà è prima di tutto libertà di accesso, il nostro compito sarà volto ad aiutare a capire e a rimuovere gli ostacoli che limitano il raggiungimento della libertà, del benessere e dell’equità grazie, anche, a istituzioni che garantiscano tale possibilità senza limitazioni di ceto, di casta o di censo, affinché nella competizione prevalgano le capacità e il merito”. “Noi crediamo, in questo contesto, che per una società e una vita libera e giusta – prosegue il Manifesto – sia cruciale l’avvicinamento massimo delle condizioni di partenza di ognuno. Noi crediamo che questi valori siano prima di tutto quelli delle piccole e medie imprese. Pertanto saremo attentissimi a temi come libertà di mercato, servizi pubblici e privati efficienti e trasparenti valutati col principio dei costi-benefici, facilità generale nell’accesso a questi servizi, storture e pesantezza del sistema tributario, valorizzazione del ruolo e dell’immagine dell’imprenditore che compete sul mercato aperto, qualità come scelta strategica, innovazione, effettivo accesso al credito, quest’ultimo elemento fondamentale per garantire un’effettiva democrazia sostanziale delle opportunità. Noi crediamo che la promozione della libertà sia anche avere un atteggiamento convintamente garantista, attento appunto ai diritti, pure mediatici, di chi viene accusato, come è garantito dalla nostra Costituzione”

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