Perugia, passa la variazione al bilancio 2016

PERUGIA –  Il Consiglio comunale ha approvato la preconsiliare 61/2016 concernente la variazione al bilancio di previsione 2016, applicazione dell’avanzo di amministrazione con 20 voti a favore, 3 voti contrari e 3 astensioni. Come ha ricordato, nella presentazione in aula, il presidente della II Commissione Consiliare Permanente Bilancio Francesco Vignaroli, l’atto aveva già ricevuto l’approvazione della commissione con 9 voti a favore e 4 contrari. Vignaroli ha anche ricordato che l’avanzo di bilancio è di 1.388.547,22, che si prevede di utilizzare per i seguenti investimenti: 733mila euro per l’adeguamento dei plessi scolastici; 80mila euro per l’adeguamento normativo della sede di Palazzo della Penna per realizzazione impianti aria primaria-climatizzazione; 35mila euro sono destinati ad interventi di manutenzione straordinaria per la vasca inferiore della Fontana Maggiore; 47.621,00 euro sono destinati a lavori sulla Domus Pauperum; 30mila euro sono la somma di cofinanziamento per l’intervento nell’area dell’ex cinema Modernissimo (piazzetta del Carmine), in aggiunta al contributo di 100mila euro della Fondazione Cassa di Risparmio. 34.997,84 euro riguardano l’acquisto di materiali per le bitumature; 427.928,38 euro sono per interventi relativi a vari cimiteri del territorio.

Nel dibattito è intervenuto il capogruppo dei Socialisti Riformisti, Nilo Arcudi che -se da un lato- ha apprezzato il fatto che la maggior parte delle risorse sono state destinate all’edilizia scolastica, dall’altra, ha sottolineato che in commissione la discussione è stata più complessiva ed è emersa un’evidente incertezza sulle prospettive per il futuro. “Le scuole devono essere una delle priorità più importanti -ha detto- perché sono luoghi di democrazia fondamentali. Se questi interventi sono così importanti bisogna programmarli in bilancio preventivo, non aspettare l’avanzo di amministrazione.” Arcudi ha anche ricordato come in commissione il dibattito abbia riguardato più nello specifico la questione della scuola di Collestrada. “Abbiamo chiesto perché non utilizzare queste risorse per riqualificare l’attuale asilo, ci è stato risposto che non c’è ancora una decisione definitiva sul futuro di Collestrada. Ciò testimonia che il senso di responsabilità che dovrebbe esserci sul tema non c’è stato in questi mesi, durante i quali si sono succeduti rassicurazioni e promesse infondate. La nostra perplessità su questo modo di procedere è forte, tenendo anche conto che una riorganizzazione delle scuole se si fa va motivata senza creare confusione.”

La consigliera del M5S Rosetti ha sottolineato come l’edilizia scolastica sia una priorità non solo per la sicurezza ma anche perché i ragazzi vi passano gran parte del loro tempo e quindi sono necessarie strutture funzionali e servizi di qualità e innovativi. La consigliera ha invitato a dare delle priorità nella spesa e a realizzare strutture che non richiedano una manutenzione così costosa e dispersiva. Ha anche criticato il project financing, che a suo avviso non è l’unica soluzione per il miglioramento del servizio. “Vincolare per 15 anni la gestione di un servizio strategico è pericoloso -ha detto- perché scarica il rischio d’impresa sul pubblico.” ha quindi invitato l’amministrazione a utilizzare un processo partecipativo per le politiche del servizio educativo, visto il grande interesse che c’è sul tema, come ha dimostrato il consiglio grande.

Nel dibattito è intervenuto anche il consigliere di Forza Italia Piero Sorcini, che ha ribadito quanto già detto in commissione, ovvero che 115 scuole sono troppe, troppi i soldi che devono essere investiti per mantenerle. “L’eccellenza di cui abbiamo necessità anche a questo livello delle scuole non solo delle università non ci può essere se il sistema è così frazionato -ha detto- E’ indispensabile rivedere l’organizzazione territoriale delle scuole nel senso di un accorpamento dei plessi scolastici perché solo così si riesce a garantire un miglioramento dei servizi.” Il capogruppo PD Diego Mencaroni, rifacendosi alle parole di Sorcini ha, invece, richiamato alla cautela: “Quando parliamo di accorpamenti dobbiamo stare attenti, non possiamo non tenere conto del ruolo e dell’importanza che le scuole rivestono per le frazioni del nostro territorio.” Per Mencaroni non c’è una visione prospettica, “si naviga a vista cercando di tamponare. Anche in questi interventi non troviamo quegli elementi che dimostrerebbero un marchio della politica su tali questioni.” A favore dell’operato della Giunta è intervenuto, invece, il consigliere Otello Numerini, che ha ripercorso la cronistoria degli ultimi anni riguardo alle scelte dell’amministrazione sulle scuole perché “solo così -ha spiegato- si può capire quali sono state le occasioni mancate degli ultimi anni”.

Numerini ha, quindi, ricordato ai consiglieri che, nel 2007 il comune, a seguito del dettato della legge regionale, fece una ricognizione puntuale sulla situazione dei plessi scolastici degli asili nido, che portò l’allora giunta Locchi a prendere un impegno preciso di far una serie di interventi su 17 plessi, per un totale di 6,1 milioni di euro.

“Prendo atto -ha precisato- che quella che è stata la situazione economico-finanziaria del Comune di Perugia dal 2010 ha determinato un’oggettiva impossibilità delle giunte a far fronte a questo impegno. Ma ricordo che nel 2012 la giunta, vedendo avvicinarsi la scadenza dell’impegno, cominciò a far capire l’impossibilità di poter mettere a norma gli edifici. Di quei 6 milioni e cento previsti ne erano stati spesi appena 1 milione e 400mila euro. Poi -ha proseguito Numerini- l’amministrazione Boccali disse in maniera chiara e attraverso atti della giunta che sulle scuole è opportuno riflettere per rivedere l’organizzazione perché così non si poteva continuare. Prima delle elezioni del 2014 la giunta Boccali cominciò a fare una valutazione dello stato dell’arte in vista della scadenza improrogabile di quell’impegno al 31.12.2016, individuando delle azioni da mettere in campo e alla base vi era il ragionamento circa un coinvolgimento del privato nella gestione dei servizi e del mettere a norma le strutture. Già allora -ha sottolineato Numerini- si parlava di riorganizzazione delle strutture per non dover far fronte alla spesa eccessiva delle manutenzioni, con il coinvolgimento di pubblico e privato e non lo dico io, ma gli atti stessi della giunta. Oggi, quindi -ha concluso il consigliere- io posso accettare le critiche che sento da parte di chi allora non stava in consiglio comunale anche se non le condivido, ma non accetto la battaglia da parte di chi faceva parte della precedente amministrazione, che aveva preso esattamente le posizioni che oggi critica all’assessore Wagué.”

Numerini è quindi intervento anche sull’asilo Magnolia per sottolineare come dal 2002 non siano stati fatti interventi su quella scuola, seppur necessari. “Le critiche anche in questo caso mi sembrano strumentali perché se il plesso era davvero così importante, se la visione era quella di difendere quel plesso scolastico tanto strategico per l’area, perché non si è intervenuto prima?” In conclusione ha preso la parola l’assessore al Bilancio Cristina Bertinelli, che a evidenziato quanto sicuramente il tema delle scuole nella sua complessità sia importante dal momento che “riguarda il futuro dei nostri ragazzi, per questo credo che sia necessario fare alcune precisazioni. In particolare, in commissione già è emerso per quanto riguarda Collestrada che quella scuola non è stata più oggetto di interventi perché comunque non è in grado di rispondere in maniera efficiente alle esigenze, per quanti interventi vi si possano fare. Quei 400mila euro investiti lì sarebbero risorse male spese, sprecate. Insistere su questo sarebbe un dispendio di risorse che noi vogliamo evitare.”

“Con le risorse limitate delle scelte si impongono per non sprecare i soldi dei cittadini e gli interventi che abbiamo previsto sono tutti interventi di immediata urgenza -in vista della riapertura delle scuole a settembre- su strutture di cui si riconosce l’importanza strategica. E’ allo studio degli uffici -ha proseguito l’assessore- un progetto più ampio, strategico per il quale anche il project financing è ancora in fase di studio da parte degli uffici e ci riserviamo tutte le valutazioni al termine di questa fase di analisi.

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