Perugia, più laici e rappresentanti delle unità pastorali: ecco il nuovo statuto del consiglio pastorale diocesano

PERUGIA –  Una maggiore presenza di laici attraverso la partecipazione di un rappresentante per ciascuna delle 32 Unità pastorali dell’archidiocesi di Perugia-Città della Pieve è la novità più significativa del nuovo Statuto del Consiglio pastorale diocesano (Cpd) entrato in vigore rinnovato lo scorso fine settimana, che resterà in carica per un quinquennio.

“Testimonia una Chiesa particolare in ‘uscita’ – è detto in un comunicato dell’archidiocesi – attenta alle ‘periferie’ e in ascolto-dialogo con i ‘lontani'”. Il “Cpd” (consiglio pastorale diocesano), composto da fedeli, sia chierici, sia membri di istituti di vita consacrata, sia, soprattutto, laici, è un organismo consultivo e propositivo, segno della partecipazione del popolo di Dio alla vita e alla missione della Chiesa. Attualmente è composto da 55 membri (di diritto, nominati ed eletti), dei quali oltre 40 laici, ed è presieduto dal cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti e in sua assenza dal vescovo ausiliare mons. Paolo Giulietti.

Compete, come da Statuto, al Cpd, favorire la comunione e la collaborazione sincera tra le parrocchie, studiare la situazione pastorale e le problematiche emergenti, con attenzione particolare alla comunicazione del Vangelo, concorrere a elaborare progetti pastorali annuali e pluriennali sulla base degli orientamenti della Cei e della Ceu e delle indicazioni del vescovo diocesano, organizzare convegni pastorali, corsi e incontri di studio e di aggiornamento per laici, in collaborazione con gli organismi interessati. “Il consiglio pastorale diocesano – ha evidenziato il porporato, nel corso della riunione di insediamento, tenutasi al centro Mater Gratiae di Montemorcino – svolge un compito fondamentale nella vita della diocesi, oltre che rappresentare tutto il popolo di Dio nelle sue componenti vitali”

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