Pietrafitta, “Quando in Umbria barrivano gli elefanti” per la “Settimana del Pianeta Terra”

PIEGARO – Uno stimolante evento in programma a Pietrafitta di Piegaro dal 16 al 22 ottobre: per la “Settimana del Pianeta Terra”, manifestazione nazionale giunta alla quinta edizione, si terrà il geoevento “Quando in Umbria barrivano gli elefanti” che vede protagonista il Museo Paleontologico “Luigi Boldrini”, intitolato al suo appassionato creatore, diventato la più importante struttura museale paleontologica dell’Umbria. La “Settimana del Pianeta Terra” ha lo scopo di scoprire e valorizzare il patrimonio geologico e naturale con escursioni, passeggiate nei centri urbani e storici, porte aperte nei musei e nei centri di ricerca, visite guidate, esposizioni, laboratori didattici e sperimentali per bambini e ragazzi, attività musicali e artistiche, degustazioni conviviali, conferenze e convegni: la “Settimana” vuole diffondere il rispetto per l’ambiente, la cura per il territorio, promuovere un turismo culturale sensibile ai valori ambientali che metta in risalto sia le risorse naturali più spettacolari, sia quelle meno conosciute.

Organizzato dall’Associazione Pro Museo Luigi Boldrini Onlus di Pietrafitta, l’evento interessa gruppi di studenti, di associazioni e privati cittadini che visiteranno il museo e il laboratorio del restauro accompagnati da paleontologi, esperti conoscitori del museo e dei suoi reperti, che faranno da guida e saranno a disposizione per soddisfare le curiosità e le domande che verranno rivolte. Con l’utilizzo di minibus con guida a bordo saranno organizzati tour di visita dell’area archeologica, del lungolago e del museo paleontologico, che vanta una collezione di migliaia di reperti dei quali molti sono esporsi ed il restante classificato e depositato presso il laboratorio sottostante. L’evento è patrocinato dal Mibact attraverso la Soprintendenza Archeologica dell’Umbria, dalla Regione Umbria, dal Comune di Piegaro e dal Comune di Panicale: hanno contribuito alla realizzazione anche alcune aziende locali. Nella miniera di Pietrafitta, sede di coltivazione mineraria dal 1958 e ubicata nell’antichissimo bacino lacustre, sono stati recuperati negli anni numerosi reperti risalenti alla chiusura del pleistocene inferiore, quando la fauna più evoluta iniziò a sostituire quella di derivazione pliocenica: qui sono stati trovati fossili di elefanti, rinoceronti e tartarughe con un’età stimata intorno al milione di anni. Una vera e propria “finestra” sull’antica conformazione dell’area, punto nodale di valenze naturali e antropiche, fatta di paludi, laghi e praterie popolate da molti animali quasi del tutto scomparsi. Luigi Boldrini era un minatore nella cava di lignite della centrale Enel di Pietrafitta che per lungo tempo, con passione e abnegazione, si è interessato alla loro conservazione: grazie a Boldrini oggi esiste il museo.
L’Associazione Pro Museo ha indetto, come appendice all’evento, un “Concorso di Disegno”, rivolto alle scuole primarie e secondarie del territorio che hanno partecipato all’evento, incentrato sui fossili del museo e con la supervisione degli insegnanti. Il disegno dovrà trasmettere un messaggio educativo inerente al tema indicato dal gruppo docente con la tecnica scelta: la commissione selezionerà e premierà i migliori lavori in base alla creatività espressa, il coinvolgimento diretto, l’espressività comunicativa ed emozionale, originalità e attinenza al tema.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.