Politiche abitative, l’assessore Chianella prende tempo sui bandi. Smacchi: “Partire subito”

PERUGIA – La Regione sta valutando criteri e modalità più incisive prima di predisporre i bandi per l’acquisto della prima casa. Così l’assessore Giuseppe Chianella ha risposto all’interrogazione del consigliere regionale Andrea Smacchi (Pd), che chiedeva la tempistica dell’erogazione, dopo lo stanziamento di un milione avvenuto con il bilancio di previsione.

“Dopo l’esaurimento dei fondi statali per l’acquisto della prima casa – ha detto Smacchi – siamo riusciti a trovare nel bilancio della Regione Umbria 1milione di euro per cercare di dare seguito all’esperienza degli ultimi cinque anni, che aveva dato la possibilità a oltre 500 umbri di poter avere un contributo importante, circa 25mila euro ciascuno. Si tratta di contributi importanti, non soltanto perché si abbassa il costo di acquisto dell’abitazione, quindi si dà la possibilità anche in una fase di crisi come questa di poter realizzare il sogno di una vita, ma anche perché abbassandosi il costo si abbassa il mutuo che i singoli o le giovani coppie o le famiglie possono prendere in considerazione”. Chianella ha risposto elencando una sintesi degli esiti dei bandi emanati nel 2014 e nel 2015: “per il bando giovani coppie del 2014 sono pervenute 127 domande e ne sono state ammesse 89, contributi erogati 73, altri in corso di erogazione. Per i single su 76 domande 50 ammesse in via definitiva e 35 contributi erogati. Per le famiglie monoparentali su 34 domande, 20 ammesse e 8 contributi erogati.  Nel 2015 il bando per i single ha visto 108 domande pervenute, ammesse 70; per le monoparentali: 43 domande pervenute, 25 ammesse.  Per quanto concerne le risorse utilizzate si precisa che le stesse provengono esclusivamente dal bilancio regionale, visto che il settore delle politiche abitative da lungo tempo non beneficia più di finanziamenti statali, in quanto il flusso annuale di risorse previsto negli accordi di programma sottoscritti nel 2001 da ciascuna Regione con il Ministero si è interrotto nel 2011, mentre doveva proseguire fino al 2018. Questa interruzione per la nostra Regione ha comportato una perdita di finanziamenti intorno ai 35, 36 milioni; per i bandi 2014 sono state utilizzate economie pari a 2 milioni 100 mila euro complessivi derivanti da tre bandi emanati nel 2013, ai quali sono stati aggiunti nuovi stanziamenti pari a 2 milioni e 300 mila euro. Di tali somme, a oggi, sono state erogati circa 2 milioni 800 mila euro, comunque importanti.  Per i bandi 2015, la Regione ha a disposizione altri fondi per 3 milioni e 500 mila euro, ai quali potranno essere aggiunte economie accertate dai bandi 2014. Si precisa che contemporaneamente il Servizio politiche della casa ha gestito cinque bandi per i canoni di locazione i cui criteri sono stati approvati dalla Giunta regionale individuando le seguenti categorie: nuclei numerosi, nuclei monoparentali e in condizioni di debolezza economica. Per il 2016 non è stato ancora adottato alcun provvedimento amministrativo concernente criteri per l’emanazione di un bando finalizzato alla erogazione di contributi per acquisto prima casa: tale opportunità è attualmente oggetto di valutazione da parte del competente assessorato e uffici regionali, anche al fine di non ricalcare in maniera pedissequa i contenuti dei bandi precedenti, ma per individuare diverse modalità e caratteristiche che possano in maniera più incisiva intercettare i fabbisogni e le aspettative delle famiglie e dei cittadini nella nostra regione. Le valutazioni sopra citate sono necessarie se si tiene conto dell’entità della disponibilità finanziaria stanziata nel bilancio, appunto 1 milione, infatti potranno essere aggiunte economie derivanti bandi 2014 e 2015, quindi potrebbero esserci aggiunte rispetto alle previsioni di bilancio”.

Nella sua replica il consigliere Smacchi ha ricordato che “le aspettative e le necessità siano tali che se non si parte nel breve periodo con la procedura, anche relativa alle emissioni, difficilmente si potrà arrivare all’emissione dei bandi prima della fine dell’anno. Per questo le chiedo innanzitutto di partire con le procedure tecniche, allo stesso modo come ci siamo impegnati anche in sede di bilancio, se poi si sarà l’opportunità in sede di assestamento di trovare ulteriori risorse, allora a quel punto potremmo integrarle rispetto a quelle già trovate, rispetto alle economie possibili. Se veramente riusciamo a fare partire la procedura ci sarà una risposta concreta ai nostri cittadini”.

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