Presentato in Regione il libro sull’anticorruzione

PERUGIA – Il libro dal titolo “L’Autorità Nazionale Anticorruzione: tra prevenzione e attività regolatoria” è stato presentato in Regione grazie all’organizzazione della Bibliomediateca dell’Assemblea legislativa dell’Umbria e della Biblioteca giuridica unificata dell’Università di Perugia (‘Biblioteche Insieme’). Presenti all’iniziativa anche la curatrice Ida Angela Nicotra, componente del consiglio dell’Anac, il Rettore dell’Università di Perugia, Franco Moriconi, e il Prefetto di Perugia, Raffaele Cannizzaro. Il libro ripercorre in un primo momento le fasi storiche dell’Anac inteso come modello di Autorità indipendente, per poi passare alla descrizione della disciplina anticorruzione declinata dal legislatore in termini di accessibilità totale agli atti delle pubbliche amministrazioni, di contrasto dei conflitti di interesse, di tutela del whistleblowing, di rafforzamento delle garanzie di legalità nel settore dei contratti pubblici. Dopo i saluti del presidente del Corecom Umbria, Marco Mazzoni, la curatrice Nicotra ha spiegato che il volume rappresenta “una narrazione delle attività che Anac svolge sulla trasparenza e sulla necessità della conoscibilità dei documenti della Pubblica amministrazione. I cittadini devono essere messi a conoscenza di quanto i palazzi delle Istituzioni fanno e della possibilità che la comunità ha di partecipare attivamente a tutte le attività della Pa. Anac è chiamata a svolgere una attività di prevenzione e di supporto alle stazioni appaltanti, con riferimento al ruolo sulla contrattualistica pubblica, sugli appalti e sulle concessioni. Un ruolo attribuito ad Anac dal nuovo decreto sui contratti pubblici”. Il rettore Moriconi ha dato rilevanza alla necessità di discutere di anticorruzione soprattutto nei palazzi delle istituzioni affermando che “non si parla mai abbastanza di questi temi che è giusto incardinare in un’ottica accademica perché è fondamentale farli entrare nella testa delle persone”. Il prefetto Cannizzaro ha invece evidenziato che “la normativa anticorruzione, per le competenze del Prefetto, è stata applicata in questa Provincia per le questioni relative alla Gesenu. E i rapporti tra la Prefettura e la presidenza di Anac sono stati contraddistinti da una grande collaborazione, ottenendo anche dei brillanti risultati”. Tra i vari relatori anceh esperti della materia, in particolare il professor Francesco Clementi che spiega come “l’anticorruzione deve prevenire piuttosto che curare, e prima di essere un problema di regole è un problema di etica. L’Umbria e l’Università si stanno impegnando molto per affrontare in maniera accademica e scientifica un problema sociale da tutti molto sentito”. Per Benedetto Ponti invece “l’Anac dopo i primi tre anni di attività comincia a fare il punto sul suo ruolo nelle politiche di anticorruzione e trasparenza nella pubblica amministrazione. Il sistema anticorruzione funziona solo se tutta la Repubblica lavora insieme per far sì che queste politiche vengano tradotte in prassi concreta e quotidiana”. Carlo Calvieri mette in evidenza che “anche se nella nostra Costituzione non vi sono comprese le attività delle autorità indipendenti, la trasparenza, l’integrità e la prevenzione della corruzione sono principi che non possono non essere oggi implicitamente ricompresi nel nucleo dei valori di imparzialità e buon andamento dell’amministrazione. Si tratta, infatti, non solo di concetti giuridici ma di vere e proprie prassi di comportamento”. Enrico Carloni sostiene che “il sistema di prevenzione della corruzione è strategico per lo sviluppo del sistema italiano. Meccanismi come la trasparenza amministrativa, il rafforzamento dell’imparzialità, il whistleblowing sono nuovi istituti che vanno analizzati in quanto oggetto di recenti riforme che hanno interessato il sistema italiano”.

 

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