Procura di Perugia, un Protocollo per le misure di prevenzione

PERUGIA – Nuovo protocollo a Perugia, presso la Corte d’Appello. Un protocollo d’intesa per definire le competenze di ciascuna Procura del distretto di Corte d’appello di Perugia (Perugia, Terni e Spoleto) in materia di misure di prevenzione è stato sottoscritto presso la Procura generale di Perugia. L’iniziativa, già adottata in altri distretti in ambito nazionale, ha lo scopo di regolamentare i compiti di ciascun ufficio giudiziario alla luce delle modifiche apportate al codice antimafia, dalla legge 161 del 2017.

La previsione di una competenza concorrente tra procuratore distrettuale e procuratore circondariale e la possibile convergenza tra investigazioni per attività di prevenzione e indagini penali, impongono l’adozione di strumenti organizzativi condivisi idonei a regolare adeguatamente tali casi al fine di ottimizzare le risorse e non compromettere la portata innovativa degli interventi legislativi, che hanno come obiettivo un più efficace contrasto alla criminalità organizzata.

Al fine di evitare possibili sovrapposizioni, data la pluralità dei titolari dell’azione di prevenzione (procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, procuratore distrettuale, procuratore circondariale, questore e direttore della DIA) il procuratore generale, dott. Fausto Cardella, il procuratore nazionale antimafia, rappresentato dal sostituto dott. Antonio Laudati, ed i procuratori della Repubblica di Perugia, dott. Luigi De Ficchy, Terni, dott. Alberto Liguori, e Spoleto, dott. Alessandro Giuseppe Cannevale, hanno sottoscritto un protocollo d’intesa in materia di misure di prevenzione, con l’obiettivo di realizzare un più puntuale coordinamento per un più efficace contrasto alla criminalità mafiosa, alla corruzione, al terrorismo.

Il protocollo d’intesa, oltre a stabilire il coordinamento di competenze, costituisce un importante segnale dell’attività della magistratura umbra, per il contrasto alle mafie e al terrorismo.

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