Progetto cuore a Perugia, il bilancio di due anni di attività

PERUGIA Si è tenuta questa mattina in sala della Vaccara la conferenza del consigliere Carmine Camicia (Cor) per fare un bilancio di due anni di attività del Progetto Cuore, di cui è delegato del sindaco, nonché per annunciare che il progetto medesimo è on line sul sito istituzionale del Comune di Perugia. In rete è presente anche una mappa della città con indicate le aree in cui sono installate le colonnine salvavita. Uno strumento utile per sapere dove si trovano gli strumenti necessari per salvare vite umane. “Da oggi – ha sottolineato Camicia – il Progetto Cuore – voluto con forza dal sottoscritto e dall’Amministrazione comunale non è più protagonista soltanto sulle strade, nei quartieri, nelle piazze, ma anche in rete.

Si tratta di un passaggio importante che mi riempie d’orgoglio, perché ribadisce quanto questa iniziativa sia stata apprezzata dalla cittadinanza, come conferma il successo delle circa 26 inaugurazione effettuate”.

Un riconoscimento – ha detto il capogruppo Cor – del lavoro svolto dal consigliere delegato, dai suoi collaboratori, dalle associazioni e, soprattutto, dai cosiddetti “angeli del cuore”. Il sito racconta la storia del progetto, ideato nel 2002-2003, ma poi cancellato dall’allora Amministrazione di centro-sinistra. “Ora finalmente con la giunta Romizi il progetto è partito ed ha dato avvio ad un percorso capace di coinvolgere tantissimi protagonisti”.

Basti ricordare che le colonnine salvavita installate sono circa 29 (26 inaugurate), con 1200 persone formate all’uso del defibrillatore. Altro punto centrale del sito istituzionale è l’area dedicata alla formazione che continua senza soste; domani, infatti, è previsto presso il palaEvangelisti un grande evento in cui verrà formati circa 30-40 cittadini per unirsi alla squadra degli angeli del cuore. In rete è possibile trovare anche una mappatura delle aree cittadine ove insistono le colonnine installate; un utile strumento, per il 118, ma anche per i singoli cittadini, per sapere quali sono le zone cardioprotette così da facilitare e favorire i soccorsi, salvando vite umane. Il progetto, dunque, non si ferma, anche perché tantissime associazioni, soprattutto sportive, spingono per entrare a farne parte.

Un unico rammarico ha espresso Camicia, ossia che la Regione, a differenza di quanto fatto ad esempio in Toscana, non abbia voluto collaborare al progetto, impedendo all’intera Umbria di diventare cardio-protetta. Stanno, tuttavia, per partire altre iniziative: il riferimento è alla collaborazione con gli amministratori di condominio, che verrà sancita da un protocollo, al fine di installare anche nei condomini i defibrillatori.

“In due anni, dunque, abbiamo raggiunto grandi risultati, anche al di sopra delle aspettative, ma dobbiamo fare molto di più. Le morti per arresto cardiaco in Italia, infatti, rimangono una delle principali cause di decesso; per questo bisogna andare oltre allineandosi a quanto avviene nei paesi del nord Europa, all’avanguardia in questo settore”. Novità importanti si auspicano anche in termini di normativa; l’auspicio, cioè, è che il Parlamento possa varare quanto prima una legge che imponga la presenza dei defibrillatori quantomeno nei luoghi di lavoro. Intanto a Perugia a breve verranno installati altri defibrillatori (circa 12) nelle stazioni del Minimetrò ed in tante altre aree della città, mentre dal 23 al 25 giugno si terrà la manifestazione nazionale “Progetto banca del cuore Truck tour 2017”.

La mappatura, riportante i defibrillatori presenti a Perugia, verrà progressivamente arricchita nel tempo anche con l’indicazione delle strumentazioni private (ad esempio in dotazione a società sportive, ecc.), mentre sarà on line anche l’elenco dei cittadini formati, compatibilmente con le esigenze di privacy.

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