Psr, Smacchi interroga la Cecchini sull’indennità compensativa. L’assessore: “Pagamento entro gennaio”

PERUGIA – Durante la seduta odierna dell’Assemblea legislativa dell’Umbria dedicata alle interrogazioni a risposta immediata il consigliere regionale Andrea Smacchi (Partito democratico) ha presentato il
proprio atto ispettivo relativo al “completamento in tempi rapidi dell’erogazione delle indennità compensative del Programma di sviluppo rurale relative al 2015”.

Smacchi ha illustrato l’interrogazione spiegando che “occorre completare il prima possibile l’erogazione dell’indennità compensativa legata alla misura 13 del Psr, in modo tale da evitare le spiacevoli situazioni secondo cui alcune realtà hanno avuto il pagamento dell’indennità 2015 nei giusti tempi e altre invece stanno ancora aspettando. Una indennità che nasce per contribuire alla tutela ambientale, alla conservazione dello spazio naturale, a mantenere e promuovere metodi di produzione agricola rispettosi dell’ambiente e alla permanenza della popolazione nelle zone rurali. È necessario superare quanto prima l’empasse tecnica nella quale si è finiti, andando incontro alle istanze dei cittadini che si trovano ad attendere un rimborso dovuto. Per il 2015 infatti – spiega Smacchi – la somma destinata all’indennità compensativa è pari a 20milioni di euro, di cui 11,3 già erogati. Ancora da pagare 8,7 milioni, circa il 40 per cento. Ad oggi – conclude – si riscontrano però difficoltà di erogazione. Serve dunque l’impegno per completare in tempi rapidi l’iter dei pagamenti, venendo incontro alle legittime aspettative delle aziende agricole, in particolare di quelle delle zone colpite dal sisma”.

L’assessore Fernanda Cecchini ha riposto evidenziando che “siamo stati i primi a predisporre il pagamento delle misure compensative per il 2015 ma poi ci sono stati problemi nell’erogazione da parte di Agea. L’agenzia ha liquidato oltre il 60 per cento dei pagamenti, le restanti aziende sono incappate in problemi legati ad errori nella compilazione delle domande, che bloccano le procedure. Solo per queste domande serve l’istruttoria della Regione, che deve inserirsi nel sistema di Agea, cosa che fino al 31 dicembre non era possibile, nonostante le rassicurazioni ricevute. L’impegno dell’Agenzia era di sanare entro gennaio 2017 l’anno 2015 e di liquidare 2015 e 2016 entro maggio di quest’anno. Forse dovremmo sollecitare maggiore
puntualità e precisione da parte di chi formula le domande, imprenditori e Centri d assistenza agricola”.

Smacchi si è detto “soddisfatto della risposta. Le indicazioni fornite dall’assessore rispetto anche al 2016 sono preziose. Le aziende spesso credono che gli intoppi siano legati alla burocrazia piuttosto che ad errori
commessi nella compilazione delle pratiche. L’Umbria anche in questo caso è stata di esempio, mettendo in campo tutti gli strumenti necessari. Importante che vengano sanate le irregolarità per poi procedere ai pagamenti”.

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