Rotatoria Strozzacapponi, stop ai lavori per fallimento ditta: Borghesi (Pd) spiega la situazione

PERUGIA – I lavori per la realizzazione della rotatoria in località Strozzacapponi hanno subito un temporaneo stop a causa del fallimento della ditta aggiudicatrice, ma sono state subito avviate le procedure per affidare alla seconda in graduatoria e già in primavera potrebbero avere inizio. A darne comunicazione è la consigliera provinciale di Perugia con delega alla Viabilità, Erika Borghesi, che ha tenuto a ripercorrere le tappe della vicenda “vista l’importanza che riveste per la sicurezza e la riqualificazione di questa via di comunicazione. Lavori molto attesi anche dai cittadini – ha spiegato – che in più occasioni abbiamo incontrato insieme alla Regione per illustrare le opere in programma. Ed è per questo che mi preme particolarmente spiegare le ragioni di tale ritardo che non sono imputabili alla Provincia ma alla crisi economica che ha portato sfortunatamente alla chiusura di questa ditta”.
La cronistoria dell’intervento comincia da lontano. “Subito dopo la consegna – spiega Borghesi -, avvenuta a metà dello scorso mese di luglio, la ditta ha iniziato le operazioni per la verifica della presenza degli ordigni bellici nella zona interessata dai lavori. Operazione conclusasi con il relativo collaudo il 13 dicembre 2016. Nel frattempo la ditta aggiudicatrice aveva proceduto a subappaltare i lavori. In quell’asse di tempo la Provincia di Perugia – che è l’ente esecutore – aveva più volte sollecitato l’avvio effettivo, ma quando era tutto pronto, il 23 gennaio 2017 giunge comunicazione del fallimento della ditta. Ora stiamo accelerando i tempi per procedere al nuovo incarico. Mentre per quanto riguarda i restanti lavori sulla SR Pievaiola è in corso di approvazione la variante al PRG al Comune di Perugia necessaria per la realizzazione di due rotatorie a Castel del Piano (per un importo di 1.207.000 euro) e, inoltre, per quanto riguarda l’intervento di adeguamento della SR Pievaiola nel tratto Capanne-Fontignano (quasi 9 milioni di euro) è stato finalmente definito il contenuto dell’Accordo di Programma relativamente alla destinazione delle piste ciclabili e della viabilità parallela previsti nel progetto. Ora sarà possibile – conclude la consigliera – procedere all’adozione delle varianti urbanistiche dei comuni interessati e all’esame delle osservazioni pervenute”.

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