Salvini alla Festa della Cipolla, Damaschi smorza le polemiche

CANNARA – “Premesso che l’Ente Festa della cipolla nel proprio Statuto prevede una partecipazione apolitica e vieta che al suo interno venga fatta promozione per partiti e movimenti, ribadisco una volta di più che la Festa della cipolla è stata in questa vicenda parte passiva”. Questo il commento che arriva dal presidente dell’Ente Festa della cipolla di Cannara Roberto Damaschi a seguito della visita del leader della Lega Matteo Salvini agli stand della manifestazione. “Ho preso atto della situazione alle 18.30 circa – spiega Damaschi –, quando l’anomala presenza di poliziotti ha lasciato intuire che Matteo Salvini, in visita a un’azienda nella zona industriale di Cannara, sarebbe giunto in paese. Per scrupolo ci siamo accertati che non vi fossero comizi politico elettorali che avrebbero in quel caso utilizzato l’immagine della festa; chiarito questo il nostro ruolo è cessato. Dovrebbe essere scontato, ma non è così, che tutti i personaggi pubblici, di spettacolo e politici, partecipanti alla vita democratica del paese, sono i benvenuti. Nel tempo sono transitati durante la festa di settembre politici di ogni colore e tutti sono stati trattati alla stessa maniera, così come vuole il buonsenso e la convivenza civile. A chi organizza quella che è tra le feste più importanti in Umbria e non solo, la presenza di personaggi illustri può solo far piacere e costituisce una grande opportunità mediatica per far conoscere l’evento e il territorio”. “Mi auguro – conclude Damaschi – che da qui a domenica, e nelle prossime edizioni, ci facciano visita tanti personaggi pubblici, anche politici, che ovviamente avranno lo stesso trattamento di Salvini, ovvero rispetto e accoglienza, nulla più. A chi minaccia di non venire più alla festa per il passaggio di Salvini comunico che in cucina i volontari e gli chef sono quelli di sempre e delle più ampie espressioni politiche. Di certo non cucina Salvini”.