Sanità, Smacchi (Pd): “Armonizzare gli interventi di contrasto al fenomeno delle demenze”

PERUGIA – “Una Regione come l’Umbria deve inserire tra le proprie priorità il tema delle demenze”. Così il consigliere regionale Andrea Smacchi (Pd) che ha presentato  un’interrogazione sullo “stato attuale degli interventi, con un occhio attento all’armonizzazione dei servizi e alle prestazioni economiche tra Usl 1 e Usl 2”.

“Quella delle demenze – spiega Smacchi – è ormai considerabile come una vera malattia sociale, tanto che i numeri, per la sola Usl Umbria 1, parlano di 6.700 umbri affetti da tale problematica, con un’incidenza di 1.700 nuovi casi. In questo quadro, e alla luce della complessità qualitativa e quantitativa del fenomeno, è necessario approntare misure ed interventi di natura socio sanitaria ben organizzati per far fronte a tale epidemia. Altrimenti, oltre a provocare gravissimi disagi nelle famiglie colpite, questa situazione finirà per assorbire ingenti risorse socio-sanitarie, difficilmente sostenibili in un’epoca di restrizione economica. Secondo la Federazione Alzheimer Italia, per esempio – ricorda Smacchi – l’assistenza per la demenza, a livello economico, sarebbe la diciottesima economia nel mondo, con un valore che supererebbe quello di aziende come Apple (742 miliardi) e Google (368 miliardi)”.

Per Smacchi “alla luce di questi numeri, è necessario intervenire per una messa a regime di tutti gli interventi previsti nel Piano sanitario regionale ma anche per un’armonizzazione delle azioni che i distretti sanitari prevedono, mettendo tutti gli umbri sullo stesso piano. Solo con un’azione sinergica – conclude – in grado di superare anche l’attuale dicotomia tra Usl Umbria 1 e 2, una in campo con un Piano operativo aziendale per la gestione delle demenze e l’altra sprovvista, si potranno raggiungere risultati concreti”.

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