Scuola, ok dalla giunta regionale al Piano offerta formativa. Porzi: “E’ mancato il dibattito”

PERUGIA – Il consigliere regionale del Partito democratico Donatella Porzi interviene in merito al Piano dell’offerta formativa, “una delle prime delibere adottate dalla nuova Giunta di destra” e ora trasmesso all’Assemblea Legislativa.

Porzi si dice “sorpresa nel leggere dell’accoglimento di tutte le istanze dei territori che, in ottica localistica, chiedono di potenziare la propria offerta formativa, pur in presenza di pareri negativi dell’Ufficio scolastico regionale. Ora, se legittime possono essere le richieste delle singole amministrazioni locali e degli Istituti scolastici, un po’ superficiale è il concedere tutto a tutti senza valutare le ripercussioni che questo comporta per la tenuta generale del sistema scolastico regionale nel suo complesso”.

“In primis – spiega – andrebbe valutata la sostenibilità del nuovo assetto: risorse umane-professionali, strutture e laboratori, attrezzature e strumenti. Aspetti non secondari che non sono stati sottovalutati dalle Istituzioni chiamate ad esprimere i parerei preventivi. Il confronto con sindacati, Provincia di Terni e Perugia, Ufficio scolastico regionale è stato relegato a mero formalismo, da assolvere senza entrare nel merito delle specifiche valutazioni espresse. La Regione, promuovendo tutto, senza un processo di valutazione ed eventuale sostituzione di indirizzi – spiega Porzi – rinuncia al suo ruolo di regia che deve analizzare le istanze dei territori, fare sintesi e rendere compatibile l’offerta dei diverse aree rispettandone, per quanto possibile, la vocazione, esprimendo in una parola il Piano regionale”.

“Ulteriore aspetto che è stato colpevolmente sottovalutato – aggiunge il consigliere Pd – è la concorrenza tra territori che si andrà a determinate e che vedrà soccombere le realtà più fragili e deboli, su cui invece andrebbero concentrate le attenzioni perché non scompaiano definitivamente: a soffrire saranno sicuramente gli indirizzi professionali già da tempo in crisi. In questo quadro, il Piano dell’offerta formativa adottato non tiene minimamente conto del fatto che, già da diversi anni, la popolazione scolastica sta calando a causa della crisi demografica. Non si capisce a cosa può servire questo moltiplicarsi di indirizzi molti dei quali, per effetto della normativa nazionale sul numero degli alunni per la composizione delle classi, non verranno attivati o, nel migliore dei casi, verranno articolati accorpandoli ad altri indirizzi. Di fatto non c’è sostenibilità per chi avvia nuovi indirizzi e si indeboliscono quelli già esistenti. Bisognerebbe piuttosto legiferare per innalzare la qualità dell’istruzione, collegandola ulteriormente alle realtà economiche e produttive e non assecondare la proliferazione di indirizzi che disorientano i ragazzi e non aumentano le loro possibilità di accedere al mercato del lavoro”.

“Mi auguro – conclude Donatella Porzi – che la maggioranza avvii al più presto una vera ed analitica fase partecipativa, con la convocazione in audizione presso le Commissioni di tutte le parti sociali coinvolte, a partire dai sindacati, al fine di valutare profondamente un Piano dell’offerta formativa che, così come è stato adottato dalla Giunta, non tiene conto del delicato policentrismo che è alla base della civile convivenza della nostra Umbria”.