Spoleto, i sindacati chiedono un cambio di passo sulla vertenza Marat Credit Solution

SPOLETO – È tempo di conoscere il piano industriale della Maran Credit Solution Spa, azienda che opera nel settore del recupero crediti sul territorio nazionale e conta complessivamente circa 700 lavoratori dipendenti, di cui più della metà, impiegati presso la sede di Spoleto, anche nella società controllata R&S Srl.

A richiedere questo passaggio fondamentale, e ormai atteso da mesi, sono i sindacati, Filcams Cgil e Fisascat Cisl che ricordano come, “per garantire i livelli occupazionali sul territorio spoletino, il giorno 27/03/2017, presso la sede di Terni della Regione Umbria, sia stato sottoscritto un accordo sindacale per l’applicazione del FIS (Fondo integrazione salariale) per 101 dipendenti Maran e 85 R&S”.

“L’accordo si era reso necessario – spiegano ancora i sindacati – a seguito di una diminuzione di fatturato, dovuta alla crescita di una concorrenza sfrenata da parte di aziende che utilizzano contratti di co.co.pro. (abbassando notevolmente il costo del lavoro), oltre che per la problematica del ricollocamento del personale impiegato nella ‘Home Collection’, attività non più richiesta dal mercato di riferimento delle aziende di recupero crediti”. Ma alla stesura dell’accordo – sottolineano ancora le tre sigle sindacali – era stato assunto dall’azienda, con i sindacati e le istituzioni regionali e locali, l’impegno di presentare, insieme ai bilanci delle società, un Piano industriale e di ristrutturazione aziendale a garanzia della tenuta occupazionale.

“Dal mese di maggio al mese di luglio si sono susseguiti incontri istituzionali nei quali l’azienda ha temporeggiato – denunciano Filcams, Fisascat – e ad oggi non abbiamo ancora notizia del piano, pertanto abbiamo interessato le segreterie nazionali per procedere ad una convocazione di incontro urgente”.

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