Spoleto, la riorganizzazione finisce con le carte bollate. Benigni vuole il suo posto a capo della Polizia municipale

SPOLETO – Riorganizzazione con strascico di polemiche per l’apparato amministrativo del Comune di Spoleto. La questione che sta arrivando alle carte bollate è quella del comando della Polizia municipale, da tre settimane in capo a Massimo Coccetta. Il problema è però che il 31 agosto 2010 c’è stato un concorso pubblico per assegnare quel posto e tale graduatoria vede l’esistenza di una persona vincitrice (il secondo, visto che la prima ha rinunciato) e che ora passa alle carte bollate.

Il protagonista è Roberto Benigni, di Fermo, che ha dato mandato all’avvocato Antonella Palmieri di intervenire, passando all’invio di una “diffida” con cui si invita “il Comune di Spoleto a voler immediatamente adottare ogni opportuno provvedimento al fine di rendere legittima la assegnazione del posto di Dirigente della Polizia Municipale nonché a risarcire tutti i danni – subiti e subendi – dal dott. Benigni“. La missiva ricostruisce la vicenda, a partire dal concorso del 2010, dove Benigni arrivò secondo. Il vincitore ha però rinunciato e quindi Benigni risulta al primo posto nella graduatoria. L’avvocato Palmieri ricorda anche che “le leggi regionali umbre vietano che il posto di comandante della Polizia locale venga assegnato a dirigenti di altri settori”, come invece il decreto 11 del 2016 ha fatto.

La missiva dell’avvocato definisce tale assegnazione “illegittima” e tale da pregiudicare e menomare le aspettative dei diritti del dottor Benigni. Un fatto che sta portando a Benigni “un notevole danno economico, professionale e morale, derivante dal mancato riconoscimento della graduatoria; danni ascrivibili integralmente al Comune di Spoleto”. Quindi la diffida all’indirizzo dell’amministrazione comunale, per puntare a “rendere legittima l’assegnazione del dirigente della polizia municipale”.

 

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.