Terni, 650 euro dal mercatino solidale per il Centro Antiviolenza

TERNI – 650 euro raccolti dal mercatino solidale per il Centro Antiviolenza di Terni. Grande successo per l’iniziativa organizzata in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne -25 novembre- dalla biblioteca comunale Terni in collaborazione con i Servizi Museali e i Servizi Sociali. L’edizione speciale del mercato Sostieni bct ha visto la partecipazione di varie realtà associative e cooperative che hanno messo a disposizione differenti tipologie di oggetti artigianali con l’obiettivo di devolvere i proventi della vendita al Centro Antiviolenza di Terni Liberetutte. Il risultato è stato raggiunto in poco tempo, dalle 9 alle 17.
“La biblioteca – dichiara l’assessore alla Cultura Giorgio Armillei –  oltre la consueta opera di informazione, svolta attraverso l’esposizione di libri, l’elaborazione di bibliografie e l’allestimento di postazioni per la campagna Posto Occupato, ha voluto questa volta puntare anche sulla cultura del fare, comunità, solidarietà, partecipazione, chiamando a collaborare per questa impresa molte realtà, che in maniera diversa ruotano intorno alla biblioteca: dalle donne dei circoli femminili – Il mondo delle donne. Le donne del mondo di bct e Le comares sferruzzine di Biblioluna – alle associazioni – Soroptimist International, Le donne tessitrici, La Girandola, Garden Club, –  dalla cooperazione sociale – ACTL, coop. Sociale Terre Umbre – ai centri diurni – Marco Polo, Leonardo, Arcobaleno, Spazio Insieme. Ringrazio anche le artiste Nohora Luisa Garcia Pena, Angelisa Bertoloni, Valentina Binci e Cecilia Piersigilli che hanno portato in piazza alcuni lavori artistici, mettendoli al servizio di un’emergenza sociale”.

“Si tratta – dichiara il vicesindaco con delega al Welfare Francesca Malafoglia – di una bella iniziativa con un bel riscontro economico e con un forte valore di sensibilizzazione e informazione. In giornate funestate anche in Umbria dal un nuovo e sconvolgente femminicidio, è bello vedere che donne, uomini, volontari, artisti, operatori sociali, dipendenti pubblici, si danno da fare per sostenere in maniera concreta una struttura che è fondamentale nella prevenzione e nella sensibilizzazione. E’ con iniziative del genere che si risponde alla cultura della sopraffazione e della violenza”.

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