Terremoto, Anas interverrà sulla viabilità danneggiata

PERUGIA – Si mette mano anche alla viabilità danneggiata dal sisma. E’ stato questo infatti il contenuto dell’incontro di ieri al Ministero delle Infrastrutture dove è stato presentato il piano degli interventi di Anas. Per l’Umbria era presente l’assessore regionale Giuseppe Chianella e il direttore Diego Zurli. “Abbiamo condiviso il piano degli interventi per la messa in sicurezza e il ripristino della viabilità interrotta o danneggiata dal terremoto che, insieme al piano che riguarderà le infrastrutture strategiche per i collegamenti regionali, riveste un’importanza fondamentale per la fase della ricostruzione e il ritorno alla normalità nei nostri territori”, ha detto l’assessore commentando l’incontro al quale erano presenti anche  il Capo Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio, il Presidente dell’Anas Gianni Vittorio Armani ed i Presidenti delle Regioni Abruzzo, Luciano D’Alfonso, Lazio, Nicola Zingaretti, Marche, Luca Ceriscioli.

“È la risposta che attendevamo e che avevamo richiesto nei precedenti incontri con il Ministro delle Infrastrutture”, afferma l’assessore esprimendo “soddisfazione per il Piano e per le risorse messe a disposizione”. Si procederà “intanto agli interventi legati all’emergenza in corso, con procedure semplificate, mentre si definiranno gli interventi necessari per il potenziamento degli assi viari strategici delle quattro regioni. Per l’Umbria questo interessa in particolare la strada 685 delle Tre Valli Umbre”. Anas è stata incaricata dal Governo di intervenire per la messa in sicurezza e il ripristino della viabilità sia delle infrastrutture di propria competenza sia degli interventi dei gestori locali nel caso in cui questi ultimi non siano in grado di provvedere in autonomia. Il Piano sisma elaborato da Anas e condiviso dalle Regioni, nei prossimi giorni, sarà formalizzato alla Protezione Civile per la definitiva approvazione. Si tratta di un piano dinamico che verrà aggiornato e integrato in base ai sopralluoghi ancora in corso e alle richieste del territorio. Il Piano procederà per stralci, secondo l’urgenza, con una prima parte per quasi 400 interventi da appaltare con procedure che consentano la riduzione dei tempi. Nel frattempo verrà definito un Piano di interventi sugli assi strategici principali di ogni Regione, per favorire la connessione interregionale e la ripresa delle attività economiche.

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